MANDURIA. Lettera dei Verdi messapici alle Autorità preposte al controllo dei depuratori
Nota stampa
Spett.le Ministero dell’Ambiente e della difesa del Territorio e del Mare Direzione generale per la protezione della natura e del mare Dott. Renato Grimaldi dgprotezione.natura@pec.minambiente.it Divisione VI Tutela dell’ambiente marino e costiero, Dott. Oliviero Montanaro PNM-VI@pec.minambiente.it Divisione VII Difesa del mare dagli inquinamenti, Dott. Giuseppe Italiano PNM-VII@pec.minambiente.it e p.c. Dott. Aurelio Calagiore Via Cristoforo Colombo,44 00147 Roma. In riferimento a quanto accaduto a Torre Guaceto (Brindisi), dove il Dott. Calagiore, funzionario di codesto Ministero, ha potuto constatare direttamentamente l’impatto dei reflui del depuratore consortile di Carovigno, San Michele Salentino e San Vito dei Normanni (tutti in provincia di Brindisi) sull’ambiente marino in generale ed in particolare sull’ecosistema della suddetta riserva naturale, richiamiamo all’attenzione delle SSVV quanto da noi già segnalato nel novembre 2012, che qui di seguito sintetizziamo.
Siamo sempre stati convinti che il sistema di depurazione dei reflui urbani in Puglia, basato prevalentemente sul collettamento in grandi impianti, con relativo scarico in mare, sia sommamente pericoloso per l’integrità dell’ambiente marino e in particolare, per ciò che riguarda il litorale ionico-salentino, per la sopravvivenza delle praterie di poseidonia oceanica.
Pertanto riteniamo che proseguire su questa strada sia a dir poco demenziale.
Chiediamo pertanto alle SSVV di intervenire in tutti i modi e in tutte le forme loro consentite dalla normativa vigente, per impedire che venga posta in essere la progettata realizzazione del depuratore consortile di Manduria e Sava (Taranto).
Nel ringraziare per la cortese attenzione, porgiamo distinti saluti.
Manduria, 6 ottobre 2014
Federazione dei Verdi di Manduria