LIZZANO. Un’ antenna di telefonia mobile, alimentata e non si capisce perché, da un gruppo elettrogeno
E’ collocata in contrada “Monache”, feudo di Lizzano
Accade in contrada “Monache”, agro del Comune di Lizzano dove a circa 300 metri dalle località balneari di “Trullo di Mare e Le Conche”.
Da circa un mese un’ antenna di telefonia mobile,alimentata, e non si capisce perché, da un gruppo elettrogeno posizionati ambedue in un vigneto a circa 20 metri da un’abitazione, su di un carrello gommato (quindi anche questo mobile, sospeso su di alcuni blocchi di pietra)che provoca, pare, un inquinamento acustico all’ambiente circostante, oltre ad aver fatto perdere il sonno, ha scatenato la protesta di alcune famiglie che abitano nelle immediate vicinanze. A seguito di insistenti segnalazioni, mi sono recato sul posto dove mi è stato possibile constatare la presenza del “carro mobile” gommato, e quindi a giusta ragione,“ho raccolto la rabbia” di alcuni nuclei famigliari che si lamentano del continuo rumore provocato da quel gruppo elettrogeno che alimenta l’antenna 24 ore su 24.
Il gestore telefonico avrà anche seguito l’iter burocratico e la regolarità delle procedure che gli hanno consentito di impiantare l’antenna in questione ma, resta il fatto che il costante rumore di quel “gruppo elettrogeno” costituisce un potenziale pericolo per la salute di quei nuclei familiari che soprattutto durante la stagione balneare occupano le loro residenze estive. Fermo restando che della situazione sarà interessata anche l’ARPA Puglia di Taranto, intanto le parti interessate ognuno per le proprie competenze, e in prima persona il Sindaco in quanto autorità sanitaria locale e per i poteri che gli sono riconosciuti dal D.Lgs 18 agosto 2000, n. 267, ai fini della tutela della salute pubblica, sono chiamati ad intervenire affinché venga messo il “ bavaglio” a quel rumoroso gruppo elettrogeno.
Mimmo Carrieri