SAVA. A Lizzano l’opposizione scende compatta in Piazza. E Sava … dov’è?
Proteste dei lizzanesi sul pagamento dei tributi senza avere nessun riscontro sui servizi
Ieri il Comune limitrofo ha sfoderato tutta l’opposizione consiliare in Piazza. Pur con diversità partitiche ha voluto mostrare il volto a chi, da un palazzo municipale, fa finta di ignorare i reali problemi di un paese, di una intera comunità. E Sava? Dov’è Sava?
Sava è più grande quasi tre volte del Comune lizzanese e, sulla carta e solo sulla carta però, avrebbe dovuto mostrare molto di più. Molto di più di quello che Lizzano ha fatto in questa seconda domenica autunnale. E allora le risposte a questa deblache, qual è? I partiti? I movimenti politici?
Diciamo che è di entrambi. Chi sta all’opposizione oggi a Sava scorda, spesso e volentieri, il collegamento con il paese reale, con i cittadini. Sono convinti, quelli dell’opposizione e qui sbagliano di grosso, che la politica (se poi politica è) si è ritagliato solo lo spazio istituzionale e poi ci rivediamo alla prossima tornata elettorale.
Non sono sufficienti questi spazi consiliari. Questi ultimi, tra l’altro, vedono la convocazione del Consiglio comunale, in media, una volta ogni tre mesi. Ma la vita del paese non passa solo dalla massima assise savese. Per nulla. La vita del paese passa dalla quotidianità, dalle mille difficoltà che hanno i savesi per le svariate e giuste ragioni e che, tra l’altro, non sanno a chi santo votarsi per la soluzione alle loro reali emergenze. Pioggia di cartelle di tributi da pagare, servizi sociali che non funzionano manco per le più elementari teorie dei bisogni.
Strade che fanno concorrenza ad un tratturo di campagna. Illuminazione pubblica discutibilissima. Verde pubblico alla “umma umma”. Ma l’opposizione lo vede come è ridotto questo paese? Lo vede bene? Si cominci a porre seriamente questo. E’ ora. Quanto a chi amministra, anche lui ormai è un corpo estraneo al paese, ha snaturato tutte le ragioni che poneva prima della sua investitura amministrativa.
A Sava, purtroppo, finora sono passati invano due anni e mezzo di amministrazione IAIA e, particolare non ultimo, è costata al contribuente savese quasi 260 mila euro in stipendi di sindaco, assessori e Presidente del Consiglio.
Domanda: cosa ha prodotto finora? Le giostrine in Piazza Risorgimento e in Piazza Europa. Ovvero … sulu li mammocci!
Giovanni Caforio