TARANTO. “Incontro sulle più importanti questioni dei giovani”
E’ stato questo il piano d’intervento oggetto di discussione, ieri mattina, dei partecipanti all’incontro con il primo cittadino di Taranto, nella Sala degli Specchi di Palazzo di Città
L’amministrazione comunale di Taranto, presieduta dal sindaco Ippazio Stefàno, tiene a cuore i giovani studenti, frequentanti le scuole medie e superiori, e tutte le problematiche legate all’adolescenza: il modo migliore per intervenire in una fase delicata della crescita come questa è il coinvolgimento delle famiglie e delle scuole. Nell’incontro si è parlato di bullismo, dell’abuso di alcol e droghe, di incidenti stradali e della promozione all’educazione sulla donazione del sangue. Tutte tematiche che richiedono un continuo intervento da parte delle maggiori istituzioni educative, attraverso un dialogo partecipativo con i giovani che possa diffondere e consolidare, nel comune sentire dei ragazzi, la cultura del rispetto per la vita del prossimo e della propria.
Il consigliere comunale Gina Lupo, partecipante all’incontro, ha avvertito che l’emergenza bullismo sta interessando, da un po di tempo, situazioni sociali poste al di fuori del contesto scolastico: si tratta del “social bullismo”; fenomeno dove le intimidazioni tra giovani, dai banchi di scuola, si estendono sulle piattaforme sociali più in voga.
Per questo è indispensabile il sostegno dei ragazzi coinvolti in queste drammatiche situazioni, incentivando il contributo educativo delle famiglie o sostenendo i contesti familiari difficili.
La diffusione della cultura della donazione del sangue è stata oggetto dell’intervento del Dott. Giovanni Orlando, presidente dell’Avis Taranto, che ha avvertito come la donazione possa essere un atto di amore e solidarietà per il prossimo.
Taranto, continua Orlando, grazie alle campagne di sensibilizzazione è ben avviata alla cultura della donazione del sangue, ed è per questo la prima città d’Italia con il minor tasso di bambini talassemici, oltre ad essere la citta del mezzogiorno più munita di scorte di sangue.
Roberto Caffo