Ivrea. Tema choc:“Chi uccideresti prima tra mamma e papà?”
Sospese le due maestre dai temi, a dir poco, disdicevoli
Per la Procura non vi è “nulla di penalmente rilevante”; la decisione verrà presa dal Provveditorato. Due maestre elementari, rispettivamente di 58 e 60 anni, sono state sospese dall’Ufficio scolastico del Piemonte, in quanto inadempienti e riprovevoli nei confronti dei giovani allievi. La vicenda si è svolta in un piccolo comune in provincia di Torino, più precisamente a Scarmagno (con una densità di popolazione di circa 800 abitanti), sito ai piedi dell’Anfiteatro morenico di Ivrea, luogo rinomato dato che, negli anni Sessanta, vi nacque uno degli stabilimenti più importanti d’Italia, vale a dire: Olivetti.
Il disdicevole comportamento e l’uso di un linguaggio inadeguato che le due maestre adoperavano nei confronti dei bambini, ha indotto, i genitori dei giovani allievi, a sporgere denuncia contro le due becere donne.
La querela, accolta dalla Procura di Ivrea, non ha rilievo penale, a differenza di quanto è stato deciso dall’Ufficio scolastico che ha subito sospeso le due “signore”.
A decretare la scelta, da parte dei genitori, di querelare le due insegnanti, sarebbero stati gli argomenti richiesti durante l’elaborazione dei temi scolastici, ossia: “Chi uccideresti prima tra mamma e papà?”. Titoli davvero improponibili. A fomentare, maggiormente, la situazione vi sarebbero, poi, le considerazioni inerenti la sfera sessuale:”Il sesso è quando i vostri papà si fermano per strada con le prostitute di colore”; ma, anche, al “bunga bunga” e al “ciupa ciupa”. Fortunatamente, un po’ meno per i poveri piccoli, vi sono dei filmati registrati, nei quali si vede, chiaramente, una delle due maestre che si fa massaggiare il collo dai bambini, dandosi il turno; immagini immortalate mentre, una delle due, lancia uno scotch, temperini e altro materiale didattico in direzione delle “giovani vittime” e, coloro che non capivano la lezione, venivano tirati per orecchio e trascinati fuori dall’aula.
Le dichiarazioni fatta da parte dei genitori sono più che legittime: “Quelle due maestre andavano cacciate all’istante”. E, mentre proseguono le indagini del pm Chiara Molinari che fa carico, alle due maestre, di colpe a livello disciplinare, il legale dei genitori, Celere Spaziante, dopo la richiesta di archiviazione, ha presentato istanza di opposizione, in attesa di ascoltare le delibere del Gip. Intanto, l’Ufficio scolastico regionale sottolinea quanto detto:”Stiamo esaminando casi molto gravi. Se saranno accertati, l’Amministrazione interverrà in maniera decisa: episodi come questi non possono essere tollerati”. Le maestre rischiano il licenziamento.
Eleonora Boccuni