ATTIVA LIZZANO: “Lettera aperta al sindaco Macripò e alla sua Giunta”
L’associazione sottolinea: “Il Comune di Lizzano ha intrapreso la raccolta differenziata da circa tre anni, ma la percentuale ancora oggi, è rimasta inchiodata al valore iniziale: 36%, quella di partenza!”
Questo trend non lusinghiero comporta conseguenze poco piacevoli a cominciare dalla mancata riduzione della tassa sui rifiuti; anzi, con la TARI, quest’anno è persino raddoppiato il prelievo fiscale per le famiglie lizzanesi ed addirittura triplicato per alcuni esercizi commerciali e per gli artigiani. In aggiunta, abbiamo continuato a conferire nella discarica di Manduria i rifiuti indifferenziati contribuendo, così, al disagio dei cittadini manduriani e all’inquinamento della città messapica.
L’esaurimento della discarica di Manduria, costringe a conferire nella lontana discarica di Massafra (che alimenta il funesto inceneritore), il 74% dell’immondizia raccolta, con costi ovviamente superiori (da 45 euro/ton di Manduria a circa 122 euro/ton di Massafra) un maggior inquinamento dovuto all’allungamento del percorso dei camion.
Solo questo dato imporrebbe una drastica riduzione dei rifiuti indifferenziati, ma, al contrario, mancano le campane per differenziare i rifiuti sul litorale di Lizzano, sono scomparsi dalle strade i raccoglitori di indumenti, scarpe e borse e manca un’isola ecologica (richiesta da anni da AttivaLizzano). Tutto questo, ahinoi, comporta il deleterio effetto dell’abbandono, nei luoghi più disparati, di materiali di ogni tipo: dai rifiuti ingombranti al materiale elettrico, a quello proveniente da lavori edili.
Inoltre, non c’è nessuna forma di invito all’uso di compostiere e non esistono micro compattatori (cassonetti dove raccogliere plastica e vetro che vengono retribuiti con dei bonus per spendere negli esercizi commerciali).
Il paradosso è che le compostiere ci sono da mesi, ma quasi nessuno sa di poterle ritirare e, addirittura, per qualche arcano motivo, non sempre sono consegnate a chi ne fanno richiesta.
Infine mancano i controlli da parte degli operatori i quali, pur rilevando la presenza di rifiuti differenziabili nei sacchi di conferimento dell’indifferenziata, non fanno le segnalazioni previste dal contratto di appalto
Insomma l’obiettivo dell’Amministrazione comunale di raggiungere l’80% della raccolta differenziata è molto lontano e questo ha una diretta conseguenza onerosa per i lizzanesi: continuare a subire il salasso della tassa sui rifiuti. Anche perché si calcola che il tasso di evasione sia oltre il 40%, né si sa quali azioni abbia intrapreso l’Amministrazione comunale per arginare questo fenomeno (tantomeno quello dell’elusione) che finisce per determinare un grosso rincaro delle tariffe, sempre a danno di chi diligentemente paga le tasse.
È noto che molti comuni virtuosi si impegnano nell’adozione della strategia dei RIFIUTI ZERO, cioè drastica riduzione dell’indifferenziato e vendita dei rifiuti differenziati: quindi il rifiuto diventa risorsa! Perché anche nel nostro Comune non si intraprendono azioni simili, visto che se si migliora la gestione, i rifiuti diventano persino fonte di ricchezza per tutta la popolazione? E su questo AttivaLizzano ha delle proposte e dá la propria disponibilità per collaborare!
Cominciamo dalla informazione: il Comune ha introdotto la raccolta differenziata nel quasi totale silenzio, invece un tale cambiamento dello stile di vita dei cittadini necessita di una massiccia e capillare campagna di informazione che coinvolga associazioni, comitati e volontari che possono aiutare la riuscita dell’operazione.
Si può realizzare anche un’isola ecologica (richiesta più volte anche da AttivaLizzano) nella quale conferire, tra le altre cose, vecchi indumenti, scarpe, borse e con all’interno piccoli laboratori per il recupero di materiali riutilizzabili e micro compattatori per le plastiche o per altri materiali e con meccanismi di incentivazione (dei bonus) ad una corretta differenziazione.
Si possono istallare dei distributori di acqua potabile depurata (liscia o frizzante e refrigerata) venduta a prezzo bassissimo, in quanto riducono la produzione di rifiuti abbattendo drasticamente l’acquisto di acque minerali e hanno anche un benefico effetto in termini di risparmio per le famiglie.
In sintesi bisogna attuare il principio delle tre “R”, RIDUZIONE, RIUSO, RICICLO e per questo vogliamo dare degli spunti di riflessione che possono abbattere significativamente i rifiuti da destinare in discarica, a beneficio dell’ambiente, ormai invaso di veleni, e delle tasche dei lizzanesi. Insomma inquinare meno paga o perlomeno fa risparmiare! Anche perché dobbiamo lasciare ai nostri figli l’ambiente che vorremmo trovare noi.
Il Presidente AttivaLizzano
( Angelo DEL VECCHIO )