Tornano a Taranto i soldi dei Riva
Subito gli interventi previsti dall’AIA e dal Piano Ambientale. “Finalmente una buona notizia”
Questo il commento di Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto, a fronte della decisione della magistratura milanese di disporre il trasferimento al commissario Gnudi del miliardo e duecento milioni di euro sequestrato ai Riva.
“Ora ci sono risorse certe per mettere mano con decisione agli interventi previsti dall’AIA e dal Piano Ambientale. E’ una buona notizia specie per chi, come Legambiente, ha individuato sin dal primo momento quelle somme come le uniche risorse disponibili nell’immediato per adeguare gli impianti dello stabilimento siderurgico.
Ora è necessario che non si perda tempo, ma si punti ad un deciso recupero dei ritardi accumulati.
A partire da interventi-simbolo come la Copertura dei Parchi Minerali. I cittadini di Taranto, e del quartiere Tamburi in particolare, la attendono da sempre. E’ la cartina di tornasole della effettiva volontà di porre mano a modifiche strutturali dello stabilimento siderurgico per renderlo finalmente compatibile con il diritto alla salute ed all’ambiente.
L’afflusso di risorse certe consente al commissario Gnudi di tornare ai tavoli di discussione con i gruppi interessati all’Ilva con più forza. E con le carte in regola per togliere dalle sabbie mobili l’indicazione – presente nel Piano Ambientale targato Bondi-Ronchi – di sperimentare una decisa modifica del ciclo produttivo con l’utilizzo di nuove tecnologie, quelle del ferro preridotto e del metano, imboccando con decisione la strada dell’innovazione tecnologica.
Pieno rispetto delle prescrizioni dell’AIA e delle indicazioni del Piano Ambientale: è questa la strada per coniugare, finalmente, a Taranto, ambiente, salute e lavoro”