LIZZANO. Cavallo: “Il paese soffre la presenza di ambienti e mentalità improntate a logiche di illegalità”
L’ex sindaco, sottolinea: “Grave è che il sindaco non ha mai voluto rispondere circa presunti coinvolgimenti della sua persona e di Consiglieri della sua maggioranza con tali ambienti”
Oltre ad essere attualmente Consigliere d’opposizione, lei è stato anche il sindaco di Lizzano. Cos’è la politica per lei?
Paolo VI diceva che la politica è l’espressione più alta della carità! Per un cristiano non può che essere così. Un altro Papa, Benedetto XV, all’inizio del secolo scorso, incitava i giovani all’impegno politico, dicendo loro: “Studiate e preparatevi, il mondo un giorno avrà bisogno di voi!”. Ricordo quando, durante il mio primo mandato di Sindaco, l’allora Vescovo, Mons. De Giorgi, in occasione dei vent’anni dell’istituzione della Parrocchia San Pasquale, esortò, anch’Egli, all’impegno politico, dicendo: “Un cristiano non può essere assente lì dove si decidono le sorti del mondo!”. Queste citazioni rappresentano, per me, motivazioni forti che hanno sempre ispirato il mio impegno politico, al servizio del bene comune, con un “occhio” particolare verso i più deboli della comunità.
Lei è stato anche il sindaco di Lizzano, due legislature fa. Perché i lizzanesi hanno voluto premiare per la seconda volta il sindaco Macripò?
Hanno creduto che fosse la migliore opzione possibile fra le diverse liste in campo. Rispetto il voto espresso, ma, credo che i lizzanesi abbiano sbagliato! Credo, anche, che se ne stiano rendendo conto, assieme a coloro i quali hanno votato per Macripò. Inoltre, ringrazio, in aggiunta, anche i recenti e vertiginosi aumenti delle tasse locali.
Sorvoliamo sulla questione tributi, in quanto è stata abbastanza trattata dal nostro giornale. Perché Lizzano ha perso l’ufficio del Giudice di pace e, alla luce di questa perdita, il paese come ne esce?
Il paese ne esce impoverito con la perdita dell’Ufficio del Giudice di Pace. Doppiamente impoverito: sotto l’aspetto economico e legale. Soprattutto l’ultimo, poiché Lizzano soffre la presenza di ambienti e mentalità improntate a logiche di illegalità. Grave che il Sindaco non abbia mai voluto rispondere in Consiglio comunale, circa presunti coinvolgimenti della sua persona e di Consiglieri della sua maggioranza con tali ambienti. In queste condizioni le prospettive non sono molto incoraggianti e, quindi, occorrerà lavorare molto per restituire alla comunità la “bellezza” e l’utilità della legalità”.
Lizzano. Che prospettive future ha, secondo lei?
“Ottime, ad alcune condizioni: la scelta di una “classe politica” onesta e capace, lo sviluppo della cultura e della legalità, la promozione delle articolazioni economiche principali del nostro territorio (a partire dalla fascia costiera). Tutto questo aiuterà, di conseguenza, ad aggredire uno dei mali maggiori che abbiamo rappresentato dalla piaga della disoccupazione”.
Eleonora Boccuni