MESSINA. Il sindaco Accorinti espone la bandiera della pace davanti ai militari
“Soldi per la scuola, non per le armi”
Il sindaco di Messina ha nuovamente esposto la bandiera della pace nel giorno della Festa delle Forze Armate: “Il governo riconverta le enormi ed insopportabili spese militari in investimenti sulla scuola, sui servizi essenziali per i più deboli, compresi i nostri fratelli migranti, sulla messa in sicurezza dei territori, sulle infrastrutture essenziali che danno slancio ad economia e lavoro”.
Accorinti espone la bandiera della pace davanti ai militari
Renato Accorinti l’ha rifatto. Mentre a Roma, al cospetto dell’Altare della Patria, il Presidente della Repubblica omaggiava le forze armate mettendo in guardia l’Italia dal rischio di infiltrazioni terroristiche che, “insieme all’Unione Europea e alla Nato, dobbiamo essere pronti a prevenire e contrastare”, il sindaco di Messina ha esposto – come aveva già fatto un anno fa, attirando su di sé furiose polemiche – la bandiera della pace. Quello del primo cittadino siciliano somiglia ormai a un rito, tant’è vero che ieri ha inviato un appello ai sindaci di tutto il resto d’Italia.
Accorinti ricorda l’articolo 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra”
“I cento anni dall’inizio della prima guerra mondiale – ha scritto Accorinti – sono un’occasione per fermarsi a riflettere. Cento anni trascorsi in cui l’umanità ha conosciuto il flagello di due guerre mondiali, che hanno portato indicibili afflizioni all’umanità, e di tante altre guerre, molte delle quali ancora in corso. L’esperienza della guerra ha ferito in modo indelebile la coscienza collettiva. Una ferita sempre aperta, che ha come simbolo per eccellenza due delle più estreme aberrazioni umane: le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki e i campi di concentramento nazifascisti”. Il sindaco messinese ha ricordato: “I nostri padri costituenti affermarono in modo inequivocabile la scelta etica che la repubblica nascente aveva assunto da quel momento in poi. All’articolo 11 della nostra Costituzione sancirono per sempre che “l’Italia ripudia la guerra”. Il pericolo di perdere questo patrimonio di consapevolezza è altissimo. Mi ritornano in mente le inquietanti ed emblematiche parole di Reagan: “Il tenore di vita degli americani non è negoziabile”. Concetto assimilato da molte altre nazioni. Nei fatti molti stati hanno violato questi accordi e continuano a calpestare tutti i diritti umani in nome di un presunto diritto più grande: quello di tutelare ed aumentare il proprio benessere a qualunque costo. Il risultato è l’arricchimento di pochi e l’impoverimento di gran parte del mondo. Risorse rubate, povertà, morte ed enormi flussi di migranti che scappano dagli orrori della guerra a causa delle politiche egoistiche occidentali”.
Accorinti: “Svuotate gli arsenali, riempite i granai”
Renato Accorinti ha ricordato le parole di Sandro Pertini (“Svuotate gli arsenali strumenti di morte. Riempite i granai fonte di vita”) poi ha lanciato un appello a tutti i sindaci. “Abbiamo il dovere di ascoltare quell’esortazione e farla nostra, consapevoli delle enormi carenze con le quali siamo costretti ad amministrare le nostre città, chiedendo di riconvertire le enormi ed insopportabili spese militari in investimenti sulla scuola, sui servizi essenziali per i più deboli, compresi i nostri fratelli migranti, sulla messa in sicurezza dei territori, sulle infrastrutture essenziali che danno slancio ad economia e lavoro”.
FONTE
fanpage.it