SAVA. Appena iniziata la “costruzione” dell’isola ecologica e subito si blocca!

SAVA. Appena iniziata la “costruzione” dell’isola ecologica e subito si blocca!

Come aveva previsto il nostro giornale: cambiata la destinazione dell’importantissimo servizio

Progettata la costruzione della nuova isola ecologica, ottenuto il finanziamento dalla Regione, appaltato il servizio, iniziati i lavori e poi stop! E’ successo questo in Via Capitano Schifone, nell’area antistante il Palazzetto dello sport, area che doveva essere un vitale punto di riferimento per la tanto agognata isola ecologica savese.

La ditta appaltatrice aveva già delimitato all’interno dell’area gli spazi idonei per la collocazione delle strutture idonee a tale servizio. Fatto l’intonaco esterno, per larga parte, del muro di cinta. Insomma sembrava che prima di Natale (si sperava questo …) il servizio dovesse partire. Ma che!

Pare che i residenti, con la loro raccolta di firme di protesta contro questo impianto, hanno fatto modificare l’idea all’amministrazione IAIA. E ora, che succederà? Già che succederà! Pare sia stata presentata l’idea di un nuovo progetto e inviato alla Regione con un nuovo  sito. Nuovo sito, dove?

Zona industriale, all’interno dell’area nel nuovo Macello. Quindi, ora, ci vorranno altri soldi per preparare un nuovo progetto  e tutto a scapito di chi questo servizio lo aspetta da quasi due anni. Domanda: come si fa a non valutare i diversi impatti con i residenti del luogo?

E’ possibile che una raccolta di firme, senz’altro “influenti”, abbiano fatto bloccare i lavori in Via Capitano Schifone? Si, questo è successo. Altra domanda: chi pagherà ora i lavori che, giustamente, la ditta appaltatrice ha già fatto nel momento in cui c’è tutto da rifare e in un altro luogo? Nell’operazione “trasparenza & legalità”, c’è anche questo …

Giovanni Caforio



viv@voce

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