TARANTO. Sindacati e Tempa Rossa. SDS: “Affermazioni inconsistenti”

TARANTO. Sindacati e Tempa Rossa. SDS:  “Affermazioni inconsistenti”

Nota stampa

Se avessimo voluto fare i “doppiogiochisti” non ci saremmo portati a Roma dei testimoni: è evidente. E ancora, la “triplice” ci accusa di “aver assunto decisioni unilaterali al di fuori di ogni minima forma di confronto con gli attori sociali del territorio”. Lo ribadiamo: continuano gli Sds, assurdo e delirante.  Ecco perché: in primis i sindacati fanno parte della Commissione Sviluppo e quindi sono stati sempre coinvolti e resi partecipi, in secondo luogo le sigle sindacali erano presenti agli incontri del 14 e 20 ottobre in sede di Commissione Consiliare Assetto del Territorio per discutere della Variante, e infine come già detto il massimo della partecipazione sociale e del coinvolgimento è rappresentato dall’aver portato a Roma un Comitato di lavoratori senza distinzione di appartenenza.

La verità è che i sindacati si sentono gli unici ed assoluti rappresentanti dei lavoratori; allorquando abbiamo assolto noi amministratori a questa funzione, colmando a nostro parere alcune loro lacune, ecco che Cgil, Cisl e Uil si sono sentiti “bruciare” ed hanno iniziato a discreditare il Sindaco e l’Ente Civico. A tal proposito concordiamo con le parole del Sindaco Stefàno: “Il comportamento dei sindacati è disdicevole e non rema affatto appieno in direzione della tutela dei lavoratori. Abbiamo svolto il nostro ruolo istituzionale con coerenza, fermezza e capacità; non lo diciamo noi ma lo afferma lo stesso Sottosegretario Delrio, allorquando in sede romana dichiarava: “gli enti locali hanno fatto tutto ciò di loro competenza”.

Veniamo ora all’ aspetto più importante della questione: la difesa dell’ambiente.

Da quanto fornito da Total, Shell e Mitsui, emerge che il progetto Tempa Rossa comporterebbe un incremento dell’inquinamento atmosferico nella misura del 12%: cosa avremmo dovuto fare? Tacere e subire? Consentire, oltre al disastro ILVA, ulteriori attentati alla Salute? Assolutamente no.

Cgil,Cisl e Uil affermano che ”Taranto ha assunto un valore strategico, cruciale per il destino dell’intera economica del Paese ed è per questo destinataria di ingenti investimenti; occorrerebbero comportamenti consequenziali all’altezza della situazione”.

Bene, in nome dell’economia di Stato, avremmo dovuto sacrificare ulteriormente la salute dei tarantini? Mai e poi mai.

Attraverso la delibera di Giunta 148/2014 del 18 settembre 2014, lo possiamo dire con vanto ed orgoglio civico, prima ancora che politico, abbiamo bloccato l’ennesimo stupro ambientale, chiedendo al consiglio comunale che, in fase di adozione della Variante al PRG venissero escluse le opere riguardanti gli interventi di Tempa Rossa ossia il prolungamento del pontile petroli.

Questa, egregi rappresentanti sindacali, si chiama difesa del territorio; questo si chiama ”sindacato del territorio” , e sicuramente non accettate il fatto che noi siamo riusciti laddove voi avete peccato da anni.

Non basta fare comunicati ed organizzare manifestazioni, molto spesso, autoreferenziali: contano i risultati ed in quest’ottica abbiamo agito, facendo comprendere ai lavoratori che non può esistere lavoro senza la sicurezza dell’ambiente e della vita e lo abbiamo dimostrato portandoci i lavoratori con noi a Palazzo Chigi.

Amici sindacalisti, in che occasione lo avete fatto ?

Tutto il resto è pura demagogia. Quest’amministrazione ha seguito ” la retta via ” di cui parla Dante Alighieri e, citando il sommo poeta ci viene da dire: ” Non ti curar di loro ma guarda e passa”.

La Segreteria Sds Stefàno

viv@voce

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