LIZZANO. Michele Emiliano: “Un grande piano Marshall per la nostra Regione”
12 novembre. Ore 19.00. Sala consiliare. Il PD locale organizza un incontro con il candidato del centro sinistra alle primarie regionali. Ecco l’intervista del nostro giornale
Un’ipotesi. Maggio 2015. Lei ha vinto la tornata elettorale e di fresca nomina è Governatore della Puglia. Quale sarebbe l’emendamento che, in primis, attuerebbe?
Probabilmente, la prima cosa che farei sarebbe quella di varare un provvedimento sull’utilizzo dei fondi strutturali europei che consentano di mettere in connessione i finanziamenti che si fanno alle imprese con i finanziamenti che si fanno ai giovani e a coloro che hanno perso il lavoro e che devono, in un certo senso, riprofessionalizzarsi, in modo tale da poter connettere questi progetti e aumentare il lavoro. Probabilmente, questa è la questione più importante che tende, da un lato, ad aumentare il PIL della Regione (il Prodotto Interno Lordo della Regione) e, dall’altro, attraverso questa strada, creare una manovra di sostegno della domanda che riattivi tutta l’economia regionale.
Una proposta che, messa in pratica, mirerebbe a sconfiggere la disoccupazione giovanile?
La disoccupazione in generale. Sia per i giovani e sia per coloro che hanno perso il lavoro. Cioè connettere la cassa integrazione o, comunque, i meccanismi tipo le politiche giovanili, tutto quello che riguarda il lavoro connetterlo a una ri-professionalizzazione delle persone impiegandole nelle imprese che, chiedendo dei finanziamenti europei, possono prendere impegni anche per un maggior numero di assunzioni. Quindi, agire per connettere gli investimenti dei fondi europei sull’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese ai finanziamenti che si danno nei confronti di coloro che hanno difficoltà occupazionali, in modo tale da non pagare la gente lasciandola a casa, ma tentando di farla lavorare.
Riuscirebbe ad improntare questa metodologia, ad esempio, anche nel turismo e in agricoltura?
Esatto, esatto. Connettere tutti i finanziamenti regionali a un grande piano Marshall per ricostruire nuove professionalità da impiegare nelle aziende che finanziamo.
Migliorare il futuro della Regione …
E’ chiaro che noi abbiamo avuto problemi molto gravi dovuti, forse, ad uno scarso livello di pragmatismo. Abbiamo bisogno di più pragmatismo, perché, attraverso la concretezza i sogni si realizzano più facilmente.
A pochissime settimane dalle primarie, lei sta battendo a tappeto quasi tutti i piccoli Comuni della provincia jonica: che idea si è fatto?
Che ci sia un altissimo livello di sfiducia nella politica che deriva, probabilmente, dalle tante delusioni che i tarantini hanno avuto dalla loro classe dirigente e che, dunque, la fatica, qui in provincia di Taranto, per restituire speranze, per consentire alla politica di svolgere il suo ruolo è ancora più difficile che nelle altre provincie pugliesi.
E alla domanda: se riesce a intravedere delle potenzialità per poter andare avanti, auspicando ad un futuro migliore, che risposta darebbe?
Ovviamente, la provincia di Taranto è la seconda provincia più importante, dal punto di vista economico, di tutta la Puglia; perché ci sono molte contraddizioni è quella più grossa si chiama “Ilva”, ma è, anche, la Provincia che ha il maggiore capacità di contribuire al PIL regionale e, devo dire, anche alle esportazioni, in modo specifico, perché, senza la provincia di Taranto, le esportazioni della Puglia sarebbero molto basse.
Tempa Rossa: nuova problematica tarantina?
Trovandoci di comune accordo anche con le opposizioni, credo che la posizione sia chiara. Mi auguro che, questo oleodotto che non porta alcun vantaggio ai tarantini, sia costruito in altre aree, non sia realizzabile in questa provincia. Anche se, attualmente, è difficilissimo realizzarlo in aree diverse dalla provincia di Taranto”.
Eleonora Boccuni