Taranto. SAN VITO E DIFFERENZIATA PORTA A PORTA
Ma era necessario eliminare i cassonetti generici in strada?
La Domenica mattina è consuetudine, per molti tarantini, passeggiare in riva al mare, fare jogging o girare in bicicletta con i propri figli, soprattutto nei pressi di litorali rinomati come Viale del Tramonto a S.Vito, quartiere residenziale di Taranto.
Ma la ricerca di spiagge o di spazi naturali, oltre la routine della città, s’infrange sistematicamente di fronte alla desolante visione di cumuli di spazzatura, ad ogni angolo di strade, ricche di pini e di vegetazione marittima che costeggiano la spiaggia. E non è l’unica località a delineare il quadro di devastazione territoriale. Infatti molte altre zone di S.Vito, come Lido Bruno o innumerevoli stradine interne, costellate di ville ed abitazioni condominiali, sono circondate da discariche a cielo aperto, davvero sconcertanti.
Si tratta di bustoni neri strabordanti di spazzatura, spesso lacerati ed aperti dai cani randagi, plastica, oggetti d’arredamento come a Capodanno, erbacce tagliate da ditte di giardinaggio, bottiglie e lattine, materiale edile.
Il problema che emerge però, osservando e studiando le discariche,non riguarda soltanto la passeggiata domenicale, ma la condizione di umiliazione perenne, vissuta dai residenti di questo quartiere tarantino. Molti hanno denunciato la situazione e diversi giornali se ne sono occupati, nulla però è cambiato.
Esiste una contraddizione sorprendente, a dire il vero, che può lasciare ancora più attoniti nelle valutazioni del caso: nelle zone urbane di S.Vito – Lama, dal 3 Settembre 2012, vi è una gestione dei rifiuti davvero d’avanguardia, con un servizio di raccolta differenziata porta a porta. All’interno di bidoncini di vario colore, consegnati o ritirati dagli stessi abitanti, nella sede dell’Amiu di Talsano, vengono conferiti rifiuti differenziati come metalli, plastica, vetro ed indifferenziati; ciascuno selezionato in un recipiente del colore stabilito dal regolamento. I bidoncini vengono poi riposti nelle vicinanze del portone d’ingresso del condominio o dell’edificio e ritirati dagli operatori dell’Amiu. Ogni tipo di differenziata viene ritirata un giorno determinato della settimana, secondo la programmazione di raccolta: ad esempio il lunedì l’indifferenziata, il martedì plastica e metalli e così via.
Tutto sarebbe quasi perfetto, se però nel 2012, a settembre, non avessero eliminato, dalla strada, i cassonetti generici che invece permangono in tutta Taranto. Un provvedimento davvero incauto visto che la zona non è frequentata solo dai residenti della differenziata e, ovviamente, neanche solo dagli utenti domenicali. Molte auto di sera arrivano da altre zone e depositano immensi rifiuti agli angoli delle strade che percorrono la spiaggia o in luoghi meno centrali.
Sono in strada anche i rifiuti dei residenti che non effettuano la differenziata oppure di quelli che ritengono i bidoncini troppo piccoli; evidenti sono anche i depositi di ditte di giardinaggio e di altro genere ed i prodotti delle allegre serate da bar,come le bottiglie rotte. I sacchi ed i depositi per strada, accumulati barbaramente, sono ritirati almeno dopo venti giorni e non tutti.
La differenziata è un provvedimento indispensabile e civile oltre che un atto d’amore verso l’ambiente, ma la gente, le imprese ed anche le istituzioni non sono pronte all’eliminazione dei cassonetti comuni. Appare alquanto ingenuo pensare di risolvere con un po’ di bidoncini colorati, la tendenza a creare discariche a cielo aperto nelle nostre comunità.
MARIA LASAPONARA