TARANTO. Presepi ipogei, antichi sapori, tradizione ed eventi: ecco il Natale nell’Isola

TARANTO. Presepi ipogei, antichi sapori, tradizione ed eventi: ecco il Natale nell’Isola

L’organizzazione de “L’Isola che Vogliamo” lancia l’iniziativa natalizia: “riscopriamo un cuore antico”. Coinvolte associazioni, confraternite  e privati, si comincia a Santa Cecilia

Un Natale da vivere alla riscoperta di un cuore antico. Quello della Taranto rupestre ed ipogea, riaffiorato dal dimenticatoio in cui ha riposato per decenni nel corso dell’ultima edizione de “L’Isola che Vogliamo”. Ma anche, soprattutto, quello generoso e umano delle donne e degli uomini della Città Vecchia, fatto di tradizioni e spiritualità.

Si chiama “Natale in Città Vecchia” la nuova iniziativa messa in campo dalle associazioni Terra e Nobilissima Taranto, già protagoniste de “L’Isola che Vogliamo” ed ora capofila di una rete fatta di altre associazioni, confraternite, attività commerciali e privati cittadini. Praticare bellezza, ripescando dal passato le tradizioni esistenti e dando ad esse valore e fruibilità attraverso un contesto ed una narrazione in grado di coniugare la bellezza e la magia del Natale con quella senza stagioni dell’Isola: questo l’obiettivo di Terra e Nobilissima Taranto per il “Natale in Città Vecchia”.

Un Natale fatto di visite guidate, mostre, chiese aperte o riaperte, rappresentazioni teatrali e concerti, con la doppia ambizione di dare all’Isola la possibilità di accogliere con il suo fascino il turista stagionale o il fuorisede in ferie e di creare occasioni di aggregazione e riscoperta per i tarantini che si apprestano ad accogliere in città le festività natalizie. Ciò già a partire dal prossimo 22 novembre, con la festa di Santa Cecilia ad inaugurare – come da tradizione – il lungo Natale in riva allo Jonio.

L’invito e l’auspicio, con la complicità della giornata prefestiva, è che già dal primo mattino i tarantini possano attraversare il ponte per godere in Città Vecchia del passaggio dei complessi bandistici, godendo delle tradizionali pastorali e delle prime pettole della giornata nelle locali attività commerciali. Alle 17.30 sarà la volta del tradizionale giro in via Duomo della banda “Santa Cecilia” diretta dal maestro Giuseppe Gregucci che, a partire dalle 18, parteciperà alla Santa Messa nella Cattedrale.

Al termine della celebrazione, la statua di Santa Cecilia portata a spalla dalle confraternite della Città Vecchia percorrerà via Duomo, pendio San Domenico, via De Tullio, piazza Fontana e via Garibaldi fino alla chiesa di San Giuseppe, dove sarà accolta da uno spettacolo pirotecnico. A seguire, la tradizionale pettolata alla “Vianuova” accompagnata dalle melodie natalizie.

Anche dopo Santa Cecilia, il “Natale in Città Vecchia” tornerà tra i vicoli, puntando sui due elementi di maggior successo dell’ultima edizione de “L’Isola che Vogliamo”. Torneranno a vivere anche d’inverno i “Luoghi del Gusto”, vestiti a festa e impreziositi dalle ricette tradizionali del Natale tarantino, ma soprattutto riapriranno le porte alla città gli ipogei sotterranei che hanno stregato in agosto la città tutta.

Dodici in tutto gli ipogei appositamente allestiti a partire da metà dicembre per ospitare tra pietra e Storia altrettanti presepi – simbolo di un Natale di riscoperta. Un Natale che mandi in soffitta gli sfavillanti abeti d’acciaio che da anni fungono da arredo urbano natalizio e riporti la memoria alle storie della creta raccolta ai Tamburi o al Monte delle Vacche, alle bancarelle dinanzi alla porticina di San Cataldo raccontate da Giacinto Peluso, al negozio di pupi dei fratelli Carrino in Piazza Duomo. Presepi e ipogei, insomma, come simbolo di un’altra Taranto.

La Taranto degli ipogei sarà protagonista anche a ridosso del Natale con ben sei presepi viventi che si animeranno all’ombra dei resti sotterranei della città greca, romana e bizantina.

Il programma completo di Natale in Città Vecchia sarà a breve disponibile sul web all’indirizzo www.tarantovecchia.it.

 

 

 

 

 


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