Arnaldo Sala. ”Vendola aveva ragione a dire di Sanità non ne capisce niente nessuno!»
Da Arnaldo Sala, Consigliere regionale FI, riceviamo e volentieri pubblichiamo
Ieri non ci sono stato a Bari per partecipare alla conferenza stampa del Gruppo consiliare di Forza Italia sulla querelle delle nomine dei nuovi dirigenti nelle ASL pugliesi, ma condivido pienamente l’iniziativa dei colleghi diretti dall’amico Ignazio Zullo. Dopo nove anni di Amministrazione Vendola, infatti, la Sanità pugliese è sempre più lontana dalle reali esigenze dei cittadini e dal loro legittimo diritto a ricevere cure sanitarie degne di paese civile. In numerose comunità sono stati chiusi ospedali e ambulatori, costringendo i cittadini a onerosi e disagevoli trasferimenti anche per ricevere cure non specializzate, mentre le liste di attesa, anche per esami generici, hanno ormai tempi biblici, nonostante i mille proclami per la loro riduzione.
In questi nove anni di “gestione Vendola” è soprattutto mancata una “politica sanitaria” regionale in grado, abbracciando a 360° tutti gli aspetti di questo fondamentale comparto, di programmarne lo sviluppo; un dato su tutti: oggi la Regione Puglia è ultima in Italia nella donazioni d’organi, un triste primato nazionale che da un lato vanifica la professionalità degli operatori, e da un altro, soprattutto, mostra l’inefficacia dei tanti progetti finanziati dalla Regione Puglia in questi anni, con milioni e milioni di euro dei contribuenti pugliesi, per la promozione del welfare e delle cosiddette “buone pratiche”.
Non è un caso che, nelle ultime settimane, l’unico argomento che “tiene banco” sulle pagine dei quotidiani pugliesi è la nomina dei nuovi dirigenti delle ASL pugliesi: sarebbe ora che finalmente venissero indicati nomi di manager qualificati che, al di là delle “appartenenze” politiche, fossero realmente capaci di gestire le ASL efficacemente erogando servizi sanitari di qualità ai cittadini.
E invece nulla di tutto questo, anzi: le nomine sono state rimandate a dicembre, ufficialmente per evitare gli effetti di eventuali ricorsi al TAR degli esclusi dall’elenco, ma, secondo indiscrezioni di stampa, sembrerebbe che il Presidente Vendola e il suo assessore alla Sanità abbiano invece deciso di “congelare” le nomine dei nuovi direttori generali delle ASL fino a dopo le “primarie” del centrosinistra, in modo da poter poi probabilmente applicare rigidamente il “Manuale Cencelli” per la spartizione degli incarichi in base ai nuovi equilibri di potere nel centrosinistra che usciranno dalle urne…
Sembrerebbe che la Giunta Vendola non senta la necessità di dotare il più rapidamente possibile le ASL pugliesi di capaci dirigenti in grado di cercare di riparare i disastri gestionali e amministrativi degli ultimi nove anni!
L’unica dichiarazione di Nichi Vendola sulla capacità della sua Giunta di affrontare i problemi della Sanità pugliese che ritengo veritiera, se non proprio profetica, fu quella detta a “microfoni spenti” a un ristretto gruppo di collaboratori all’epoca in cui era assessore regionale Alberto Tedesco, dichiarazione poi mandata comunque in onda da una emittente locale: il Presidente Vendola sentenziò «la verità è che di Sanità non ne capisce niente nessuno!».
Arnaldo Sala
Consigliere regionale FI