HELLAS TARANTO, IL PRESIDENTE OCCHINEGRO NON CI STA. “Non siamo i burattini di nessuno”
Il massimo dirigente della compagine rossoblu, in esclusiva a Tutto Sport Taranto, rivela: “Domani sarò a Bari per parlare con le alte cariche regionali della Figc, chiedo rispetto per la mia squadra. O si scusano, o ritiro l’Hellas”
L’Hellas Taranto potrebbe ritirarsi dal campionato di Eccellenza Pugliese. Lo afferma, in esclusiva a Tutto Sport Taranto, il presidente Giovanni Occhinegro, al termine di un pomeriggio sportivo dal sapore amaro.
Andiamo con ordine: è il minuto novantacinque della partita tra Hellas Taranto e Novoli: sugli sviluppi di un calcio d’angolo per gli ospiti, Valentino respinge la palla e riavvia l’azione dei suoi. Qualche istante più tardi e tra lo stupore generale, l’arbitro, il signor Vogliacco della sezione di Bari, fischia il penalty per i leccesi, su segnalazione del collega guardialinee Massimo, della stessa sezione arbitrale. Proteste veementi, a farne le spese è Guerrero, espulso, a detta del direttore di gara, anche autore del fallo da rigore per aver schiaffeggiato un avversario. Dal dischetto calcia e realizza Scarcella, per l’1-1 finale.
La reazione del presidente non è tardata ad arrivare: “Il pareggio del Novoli è qualcosa che mi ha davvero lasciato molto amareggiato, è qualcosa di inconcepibile. Una normale azione di gioco si è tramutata in un rigore per i nostri avversari. Così proprio non va, chiediamo rispetto. Rispetto per un sodalizio importante, che rappresenta una città importante, rispetto per trenta atleti, padri di famiglia, che sono usciti in lacrime al termine di una partita dominata e di cui si sono sentiti derubati, mentre c’era chi sorrideva nonostante avesse appena compiuto un errore madornale. Non siamo i burattini di nessuno. Domani andrò a Bari per parlare con le alte cariche regionali della Figc, pretendo rispetto per questa società, per questi uomini. O riceverò scuse ufficiali, o ritirerò la squadra dal torneo. E per alcuni “signori” sarebbe una macchia davvero difficile da cancellare”.
Non si può inviare sui campi di Eccellenza arbitri inesperti – continua Occhinegro – che finiscono per penalizzare il lavoro di chi, come il sottoscritto, ha già speso tanti soldi per un progetto importante. Sono arbitri, o guardialinee come in quest’occasione, che avrebbero bisogno di maggiore rodaggio: non possiamo finanziare noi la “scuola” per questi direttori di gara, non ce lo possiamo permettere. L’anno scorso, con le mie squadre, il Massafra ed il Potenza, ho raggiunto gli obiettivi sperati (salvezza tranquilla con i giallorossi, promozione in D con i lucani, ndr), senza l’aiuto o la penalizzazione di nessuno. Così dovrebbe essere sempre. Quest’anno mi ritrovo già con dieci punti in meno ed una squadra che dovrebbe lottare per i playoff si ritrova a navigare nelle zone basse della classifica”.
“Così come la Figc chiede rispetto per i direttori di gara – conclude il massimo dirigente – così i giocatori devono pretendere rispetto dagli arbitri. Questo è il calcio che mi piace, questo è l’unico calcio in cui continuerò ad investire”.