SAVA. Buche stradali: il disastro delle nostre vie urbane
Via Lucania, uno dei tanti esempi …
A volte cerchiamo di sdrammatizzare con un pò di humour le condizioni pietose delle nostre strade cittadine. Ma spesso, e volentieri, scompare il sorriso dalle nostre labbra e compare la classica domanda: è più conveniente per il nostro Comune riparare una buca oppure pagare un danno che deriva dalle buche?
Da quel che sembra, e non sembra affatto poco, pare che per l’amministrazione IAIA, e il suo incaricato amministrativo il dottor Pasquale Calasso (assessore ai Lavori Pubblici) forse è più valida la seconda ipotesi. Andare davanti al giudice e, con la sentenza alla mano, pagare il malcapitato. Quindi, ipotizziamo che chiudere una buca stradale può comportare, alla generosa maniera, la spesa di 500 euro il danno che può provocare, se non chiusa, supera alla grande i soldi di previsione con le spese legali aggiuntive. Ripetuto alla noia i danni alle auto (ammortizzatori, braccetti di trasmissione, scatole dello sterzo, ecc) se va bene. Ma, a volte va peggio.
Tre anni fa il giudice di Manduria ha imposto al Comune di Sava il pagamento di circa 13 mila euro ad un motociclista caduto in una buca stradale, somma che comprendeva danni fisici e danni al motoveicolo. E il Comune di Sava ha pagato. Senza parlare poi delle buche che vengono chiuse con l’acqua dentro e che alla prima pioggia, ovviamente, salta tutto il catrame messo a dimora! L’amministrazione IAIA, già al suo insediamento, conosceva bene la drammaticità di queste buche. E nella campagna elettorale, infatti, ripeteva sempre che questo fenomeno andava arginato e, possibilmente, portato a risoluzione definitiva in modo da bloccare questa emorragia di denaro pubblico che poteva, benissimo, essere impegnato in altre utilità per la collettività. E invece no. A sentire gli abitanti di via Lucania, queste voragini esistono, e nel caso loro, da 5-6 anni e nessuno ha posto rimedio alla loro chiusura.
Da premettere che queste buche, oggi si vedono a vista d’occhio ma, quando piove in questo tratto di strada si forma un lago inverosimile che, oltre a limitare il passaggio degli autoveicoli penalizza anche un’attività artigianale, la quale ha sede sul posto: i clienti non si possono recare facilmente e di fatto il calo di commesse è scontato.
Riuscirà questa amministrazione a dare un volto, almeno alle buche stradali? Se dal mattino si canta messa, ovvero passati i due anni e mezzo di gestione IAIA del nostro Palazzo comunale, pare che è ancora alle prove tecniche …
Giovanni Caforio