MANDURIA. Svolgimento fuori orario del Consiglio contestato
Tasse: provvedimento emendato, Tasi ridotta al 4 per mille. “Il ritardo accumulato non permette l’avvio della seduta”
È quanto hanno ricordato il consigliere Leo Girardi e il presidente dell’assise, Nicola Dimonopoli, ciò alle 9,55 cioè oltre un’ora e mezza dopo l’orario di convocazione della seduta. A quel punto, si è accesa una discussione andata avanti per una ulteriore mezz’ora con consultazione del regolamento e richiesta di chiarimenti al segretario generale, il quale ha dato alla fine il consenso all’avvio dei lavori.
Intanto il consigliere Girardi ha abbandonato l’aula, ribadendo che il regolamento comunale prevede l’avvio della seduta con un ritardo massimo di un’ora e quindi quella di ieri si sarebbe dovuta ritenere nulla. Superata questa fase che ha suscitato un certo mormorio tra il pubblico presente in aula, si è aperta la discussione relativa al primo punto all’ordine del giorno riguardante la fissazione della tariffa Tasi.
Il consigliere Luigi Morgante ha commentato negativamente la decisione di affibbiare la tassa anche alle abitazioni popolari dello Iacp, diminuendola al contrario alle case definite di lusso. A tal proposito, il sindaco Roberto Massafra ha inteso rimarcare che “le intenzioni dell’amministrazione erano quelle di esentare completamente le famiglie bisognose ma, allorchè ciò è stato avanzato, è subentrata una osservazione del Ministero che invita il nostro comune ad adeguarsi alle direttive facendo pagare la rispettiva aliquota anche agli abitanti delle case dello Iacp”.
Ha quindi preso la parola il consigliere Amleto Della Rocca, il quale ha chiesto al sindaco che uso intendesse della cifra riveniente da tale tassa sottolineando testualmente “spero che questi soldi non le servano per alimentare i contributi alle varie associazioni o per finanziare feste e festicciole per aumentare il consenso politico, ciò che però non conferisce alcun vantaggio ai cittadini”. Il consigliere Arcangelo Durante, ha commentato rimarcando che i soldi possono essere recuperati attraverso una più oculata lotta all’evasione, mentre il consigliere Enzo Adrisano, ha inteso ricordare che con la questione Tari l’ente rischia il dissesto finanziario in quanto mancheranno nel bilancio circa 2 milioni di euro.
Mentre per la consigliera Cascarano, l’amministrazione ha il dovere di spiegare ai cittadini cosa si intenda fare con i fondi rivenienti dalla Tasi. Dopo i vari interventi, il sindaco ha proposto un emendamento, per la riduzione del tasso dal 6 al 4 per mille, approvato poco dopo da 12 consiglieri di maggioranza con il supporto dei voti del sindaco e del presidente. Si è proceduto poi alla revoca della delibera di consiglio n. 37 del 26 novembre 2013 avente per oggetto l’approvazione dei criteri generali per l’adozione dei regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.
Ben dodici i voti a favore della revoca di quella delibera in base alla quale la giunta alcuni giorni fa aveva avviato le procedure di messa in mobilità di due dei dirigenti comunali, più precisamente il dirigente dell’area tecnica, ingegnere Antonio Pescatore e il comandante della Polizia Locale, avvocato Vincenzo Dinoi. In pratica, ai destinatari di questa procedura, venivano assegnati due anni di tempo per cercare una collocazione altrove. Con la revoca della delibera ognuno resta al suo posto. La seduta di consiglio si è poi interrotta, in quanto è venuto meno il numero legale non permettendo l’approvazione di una serie di debiti fuori bilancio.
Gianluca Ceresio
Quotidiano di Puglia del 13 dicembre 2014