SAVA. Sindaco pro tempore IAIA. Ma lei le carte le legge o le guarda soltanto? O è bravo solo a querelare questo giornale?
Lu cacaturu am mienzu alla chiazza. Cè bellu ca eti!
L’Unione dei Comuni di Montedoro ha dalla sua l’adesione dei Comuni jonici che fanno di nome: Carosino (6.707 ab.), Faggiano (3.556 ab.), Monteiasi (5.521 ab.) Montemesola (4.188 ab.), Monteparano (2.400 ab.), Roccaforzata (1.835 ab.), San Giorgio Jonico (15999 ab.), San Marzano di San Giuseppe (9.269 ab.) e Sava (16.490 ab.). L’Unione dei Comuni Montedoro è stata costituita nel settembre 2002 dai comuni di Carosino, Faggiano, Monteiasi, Montemesola, Monteparano e Roccaforzata con “l’obiettivo precipuo di promuovere e concorrere allo sviluppo socio-economico del territorio di riferimento e di favorire la qualità della vita della propria popolazione” (art. 3 dello Statuto).
Il Comune di San Giorgio Jonico ha aderito nel dicembre 2007, mentre nel gennaio 2008 i comuni di San Marzano di San Giuseppe e Sava hanno firmato un protocollo d’intesa con l’Unione Montedoro. Tale protocollo prevede l’implementazione di azioni comuni per lo sviluppo del territorio e la realizzazione di una comune piattaforma progettuale di sviluppo, sul presupposto della contiguità geografica di queste realtà territoriali e dell’identità storica, culturale ed economica che le accomuna. In seguito anche San Marzano di San Giuseppe ha aderito all’Unione di comuni, portando l’Unione di Montedoro alla formazione attuale. Fin qui è Wikipedia.
Lo Statuto dice, testualmente: “L’Unione reperisce le proprie risorse finanziarie ricevendole dai Comuni associati. La spesa a carico di ogni singolo Comune è costituita di una parte calcolata in rapporto al numero degli abitanti e di una parte calcolata su dati di bilancio”. Quindi una partecipazione attiva economica anche del nostro Comune. Spero di essere stato chiaro, almeno fin qui. Andiamo ai giorni nostri e alla polemica sul “lu cacaturu am mienzu alla chiazza”.
Con seduta di Giunta dell’unione del 19 novembre 2014 l’oggetto era: “Itinerario turistico-culturale dei Comuni aderenti all’unione dei Comuni “Montedoro” in occasione delle festività natalizie. Determinazioni ed indirizzi”. Sindaco pro tempore savese Dario IAIA, mi legga per favore: in questa occasione erano presenti il Presidente e gli assessori, tra questi ultimi spicca il dottor Pasquale Calasso suo validissimo assessore ai Lavori Pubblici. Ci siamo fin qui? Lo spero.
Il suo referente amministrativo ha firmato la determina su citata. Ha appoggiato il progetto, di un albero natalizio uguale in tutti i Comuni aderenti all’Unione. E allora la domanda, qual è? Chi ha pagato? Rilegga cosa dice lo statuto, anzi glielo riscrivo, così è meglio: “L’Unione reperisce le proprie risorse finanziarie ricevendole dai Comuni associati. La spesa a carico di ogni singolo Comune è costituita di una parte calcolata in rapporto al numero degli abitanti e di una parte calcolata su dati di bilancio”.
Quindi, la sua amministrazione l’albero natalizio 2014 non lo ha avuto gratis. Per nulla! Pagamento della serie “o a linu o a lana”. Quindi si parla di 39 mila euro per la spesa degli alberi e delle luminarie collocati all’interno di ogni singola piazza centrale. Alberi di gusto discutibilissimo, per carità. Ma il suo assessore non aveva visto il progetto prima di apporre la sua firma? Ipotizziamo, per assurdo per davvero, che gli alberi natalizi in questione avessero avuto la parte finale in forma fallica. Il suo assessore lo avrebbe firmato lo stesso? Ma di cosa stiamo parlando? Accettate le critiche, con la speranza che vi aiutino a crescere.
Ma la crescita di questa amministrazione si è già bloccata nei primi mesi dal suo insediamento e questo lei, sindaco pro tempore IAIA non lo sa bene, ma lo sa benissimo. Ci faccia sapere, se lo ritiene opportuno poi, come impiega il suo tempo al Palazzo municipale visto che lei ha “ben altro da fare” rispetto alle chiacchiere del “cacaturu am mienzu alla chiazza”.
Ci piacerebbe saperlo proprio e mostri i risultati. Finora sappiamo solo che il savese ha pagato circa 300 mila euro (in stipendi, contributi vari degli assessori) in due anni e mezzo dall’ insediamento della sua amministrazione e i risultati non si vedono affatto.
Aveva ragione il buon Totò: ma mi faccia il piacere. Oggi aggiornato ad un simpatico vaffa!
Giovanni Caforio