TARANTO. Al premio Taras Pax si parla di solidarietà effettiva
Domenica alle 19 e 30, su idea di don Nino Borsci nell’Auditorium Tarentum, nella terza edizione del premio, sono stati premiati per il loro impegno, don Gino Romanazzi e don Antonio Panico
La volontà è stata quella di costruire una sinergia positiva per portare un messaggio diverso da quello che si sente normalmente in giro contro l’immigrazione, a favore di una cultura della solidarietà. Taranto ha dato tanto: c’è stata una grande dimostrazione in questo senso.
La curia arcivescovile, la Caritas diocesana, l’associazione Rinnovamento & Partecipazione presieduta da Salvatore Perillo, in collaborazione con gli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” presieduta da Paolo Ruta, hanno voluto così, regalare un concerto a questa città, per cercare di costruire un vero ponte di solidarietà tra i popoli.
Il Premio Taras Pax è nato due anni fa da un’idea di Don Gaetano Borsci, direttore della Caritas Diocesana di Taranto e presidente della Comunità Airone, per diffondere i risultati del Progetto “Motus Animi”, finanziato dal “Ministero degli Interni – Servizio Centrale del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati”.
L’iniziativa da quattro anni ha visto impegnati l’Amministrazione Comunale di Massafra, la “Caritas Diocesana di Taranto attraverso l’Associazione Un Mondo di Colori” e l’Associazione di Promozione Sociale “Rinnovamento & Partecipazione”. ”So di Comunione e Liberazione che con don Gino Romanazzi stanno lavorando assiduamente non perché c’è di vista un impegno di spesa ma perché lo sentono proprio per amore di Cristo.
Nel volto di questa gente che viene vedono davvero il volto del Signore. Non che gli altri non lo facciano forse per lo stesso motivo però ho visto che hanno lavorato benissimo e che si stanno dando da fare, con l’inserimento nella scuola, con l’accoglienza, con l’insegnamento della lingua italiana, e credo che davvero sia importante premiare quest’opera.
Poi don Antonio Panico, che oltre ad essere vicario episcopale per i servizi sociali lo è anche per la salvaguardia del creato, per la difesa dell’ambiente. Lo invitano dovunque, perché vada a parlare dell’ambiente, della dottrina sociale della chiesa” ha riferito don Gaetano Borsci.
La serata presentata da Nicla Pastore, sarà impreziosita dalla performance del celebre tenore Gianluca Terranova. A lui verrà conferito il “Premio Taras Pax Artisti per la pace” , perché, con la sua splendida interpretazione del grande tenore Enrico Caruso nella fiction Rai1 “Caruso – La voce dell’amore”, ha richiamato alla memoria del grande pubblico l’epopea della emigrazione italiana negli U.S.A., un periodo in cui gli italiani provarono all’estero le stesse umiliazioni troppo spesso patite da chi oggi sbarca nel nostro Paese per costruirsi una nuova vita.
Il celebre tenore, accompagnato al pianoforte da Vincenzo Rana, canterà alcune arie e romanze tratte proprio dalla RAI1 “Caruso – La voce dell’amore”. In particolare alcune canzoni famosissime come “Torna Surriento” di Ernesto De Curtis e “Core ‘ngrato” di Alessandro Sisca, e meravigliose romanze come “Mattinata” di Ruggero Leoncavallo e “Musica proibita” di Stanislao Gastaldon, per poi strabiliare il pubblico con lo stentoreo “Vincerò” al termine della popolarissima aria “Nessun dorma” dall’opera Turandot di Giacomo Puccini.
È un grande onore poter riascoltare a Taranto Gianluca Terranova, protagonista di una prestigiosa carriera che lo vede cantare nei più importanti teatri del mondo.
Vito Piepoli