GROTTAGLIE. Più di 70 i partecipanti allo stage di due giorni con Bill Goodson, promosso dall’ “a.s.d. Dejanira Ballet”
Un’esperienza che ha lasciato nei partecipanti, non solo una marcia in più professionalmente, ma anche in termini di crescita emotiva e personale
Sono stati più di settanta i giovani, che hanno aderito alla due giorni di stage con il coreografo e ballerino Bill Goodson, promosso dalla “a.s.d. Dejanira Ballet” di Grottaglie. Perché, come ha detto lo stesso Goodson «La danza non è solo passi, ma è anche un tramite per imparare e consolidare in se stessi il senso del rispetto, della condivisione, dello stare insieme e della dignità».
Coreografo di fama internazionale, nella sua carriera Goodson ha collaborato con artisti del calibro di Michael Jackson, Diana Ross, Paula Abdul, Stivie Wonder, Gloria Estefan. Ha lavorato per i Gremmy Awards e per film come “Electric Boogaloo” e “Il gioiello del Nilo”. Da anni è il coreografo del più prestigioso teatro francese, il Moulin Rouge di Parigi. In Italia ha curato le coreografie di programmi televisivi e teatrali di successo lavorando con personaggi come Giorgio Panariello, Lucio Dalla, Sabrina Ferilli, Pippo Baudo, Paola Barale, Maria De Filippi, Piero Chiambretti, Michelle Hunziker, Enrico Brignano e Renato Zero.
Le sue innumerevoli esperienze artistiche, gli hanno permesso di creare uno stile personale, ormai riconoscibile: il “funky jazz”. Con i suoi stage e con le sue coreografie, ha girato e continua a girare il mondo, facendo sua una visione globale dell’arte. Arte che lui stesso porta nel sangue. Nato in una famiglia di artisti, grazie soprattutto alla madre, cantante e ballerina, Bill è cresciuto a suon di musica e a passo di danza. Ma anche la vena pittorica delle zie, ha contribuito ad ampliare il suo sguardo sull’arte.
«Tutta l’arte, non solo la danza – ha detto Goodson – apre alla vita gli occhi, il cuore e lo spirito, a trecentosessanta gradi».
E Bill non è solo profondità d’animo. E’ un’esplosione di ritmo che questo fine settimana ha coinvolto tutti. Anche i genitori degli allievi che erano sugli spalti, trascinati dal ballerino in una simpatica coreografia improvvisata.
«Siamo un grande villaggio – ha evidenziato Goodson – una comunità che deve investire nelle passioni dei propri giovani. Gli stage formativi, sono momenti di grande entusiasmo e di condivisione della passione, che lasciano nei partecipanti qualcosa di importante, soprattutto interiormente».
Un maestro Goodson, che accompagna i suoi allievi lungo il loro percorso professionale, comprendendo il momento in cui «aprirgli la porta per lasciarli intraprendere la propria strada».
«La vita – ha concluso il ballerino – è stata generosa con me. Non posso che ricambiarla mettendo a disposizione dei giovani ciò che mi ha dato».
E fra i partecipanti allo stage, anche la stessa Dejanira D’Elia.
«Un momento di crescita professionale fondamentale anche per me – ha detto la maestra di danza – e al quale mi ha entusiasmato prendere parte».
Un grazie particolare per la buona riuscita della due giorni al Palazzetto dello Sport “Campitelli”, vanno da parte degli organizzatori, al Comitato dello Sport di Grottaglie per la cortese collaborazione e presenza alla manifestazione. Un ringraziamento anche al SER di Grottaglie per essersi occupato del servizio sicurezza, al fotografo Giuseppe Masciulli e all’associazione Occhiofotografico per il servizio fotografico e a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento.
Un appello giunge alla cittadinanza grottagliese da parte dell’ “a.s.d. Dejanira Ballet”, ed è quello di saper custodire gelosamente le proprie strutture sportive, che in molti, provenendo da fuori città, ci invidiano.
L’ufficio stampa
Anna Rita Palmisani
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