D’Amato: “Salvare i bambini di Taranto, non significa salvare l’Ilva”
L’eurodeputata del M5S, Rosa D’Amato, commenta il decreto legge del governo Renzi per l’Ilva di Taranto
Le considerazioni fatte dall’eurodeputata D’Amato, sottolineano la negligenza e l’apatia che il Premier Renzi nutre nei confronti dei tarantini. Esordisce dicendo: “Il rinvio a data da destinarsi delle opere centrali per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini. Immunità preventiva per il commissario e, per chi credesse ancora a un futuro per l’impianto, nessuna tutela scritta da un punto occupazionale. In questo modo non si salvano i bambini di Taranto, si uccide un’intera città. E Renzi continua solo a fare spot sulla pelle dei cittadini”.
L’eurodeputata continua la sua critica affermando: “A Taranto la mortalità infantile è maggiore del 21% rispetto alla media regionale. Nella fascia 0-14 c’è un eccesso di incidenza di tutti i timori pari al 54%, mentre nel primo anno di vita l’eccesso di mortalità per tutte le cause è del 20%. Salvare i bambini di Taranto significa, innanzitutto, affrontare con urgenza i gravi danni ambientali che l’impianto ha prodotto e continua a produrre. E Renzi che fa? Prolunga i tempi per gli interventi più importanti, come la copertura dei parchi minerari e dà un’immunità preventiva al commissario. Una vergogna! L’unica buona notizia in tutti il piano di Renzi è che, a dispetto del nome, questo progetto non servirà a salvare l’Ilva”.
Dopo aver illustrato la tragica realtà tarantina, la D’Amato termina il suo giudizio, consigliando e indicando la strada da intraprendere, al fine di salvaguardare e proporre le iniziative più idonee alla crescita della città dei due mari. “Salvare i bambini di Taranto,non significa salvare l’Ilva. Significa chiudere l’impianto e rilanciare la città puntando sulle vocazione economiche del territorio”.
Eleonora Boccuni