SAVA. “Concorso pubblico”: e se nella conclusione delle indagini, dovesse saltare fuori anche il reato di “Associazione per delinquere”?
Le indagini “per la copertura di un posto di ingegnere capo a tempo indeterminato”. I possibili capi d’accusa
Nella fase preliminare delle indagini l’Esposto del nostro giornale fu messo al modello 21. Ovvero, nel “registro delle notizie di reato a carico di persone note, ove vengono iscritte le notizie di reato per le quali fin dall’origine risulti individuato il nome del presunto autore o per le quali un possibile autore venga individuato dopo l’iscrizione nel registro delle notizie”. Fin qui fu il primo accertamento fatto dal nostro giornale.
Quindi autori noti e con il reato già individuato: abuso di atti d’ufficio, previsto dall’art. 323 del codice penale, il quale recita così: “Il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da uno a quattro anni”. Ma oltre all’individuazione di questo reato ci sarebbe anche, secondo il nostro giornale, un altro reato che il magistrato potrebbe “trovare”.
Certo non siamo magistrati, e ci mancherebbe altro, però possiamo avere anche un certa lungimiranza. Nell’Esposto presentato alla Procura della Repubblica non si parlava solo di una persona ma ben sì di diverse persone che, presumibilmente, avevano concordato chi tra i candidati al Concorso pubblico doveva essere il vincitore. Leggiamo cosa dice testualmente un reato “particolare” che nel caso in specie ci potrebbe stare tutto per davvero: “Associazione per delinquere” articolo 416 cpp.
E vediamo cosa dice questo reato: “Quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti, coloro che promuovono o costituiscono od organizzano l’associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da tre a sette anni. Per il solo fatto di partecipare all’associazione, la pena è della reclusione da uno a cinque anni. La pena è aumentata se il numero degli associati è di dieci o più”. Quindi, secondo il nostro giornale anche questa accusa potrebbe essere mossa verso i presunti “manipolatori” del Concorso pubblico savese del novembre del 2013.
Ai giorni nostri, con il sequestro delle carte della scorsa settimana all’interno degli uffici comunali del nostro paese, ci lascia intendere che il magistrato, il pm Remo Epifani, ha dato una direzione all’inchiesta. Con pronti i nomi degli indagati e i rispettivi capi d’accusa, magari associato al reato di “Associazione per delinquere”.
Secondo il nostro giornale, questo reato ci starebbe tutto per davvero.
Giovanni Caforio