SAVA. Ufficio postale. Arrivano i Carabinieri per placare gli utenti

SAVA. Ufficio postale. Arrivano i Carabinieri per placare gli utenti

La pazienza ha sempre un limite. Stamane la protesta degli utenti

Oggi, mercoledì 7 gennaio, ore.8.30, tanti utenti fuori ad aspettare che qualcuno del servizio recapito postale uscisse fuori ad ascoltare le loro, sacrosante e giuste, lamentele. Ma che! Nulla di tutto ciò. Suonano ma, dall’interno, nessuno esce ad ascoltare gli utenti. E’ una bella giornata solare ma caratterizzata dalla presenza di diversi savesi quasi inferociti dalla mancanza del recapito delle bollette delle utenze domestiche di questi mesi passati.

“E’ assurdo. A me hanno ridotto la potenza del contatore senza che mi fosse arrivato nulla da pagare”. E’ questo, uno dei tanti tra l’altro, grido di protesta verso il servizio postale savese.

Utenti che aspettano fuori pur di poter parlare con un responsabile.

Aspettano molto tempo fino a quando non arrivano i Carabinieri, i quali portano prima di tutto la calma tra gli utenti e si fanno promotori al momento del disagio presso l’ufficio che non ha voluto aprire le porte.

E’ inverosimile che molti utenti savesi, per un totale stimato di circa 8000, devono arrivare a questo modo per poter “ricevere” la loro giusta corrispondenza.

E le bollette arrivano con la mora.

Se va bene. Altrimenti è pronta la sospensione del servizio!

Giovanni Caforio


viv@voce

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