“DEPURATORTE CONSORTILE AVETRANA-MANDURIA”. Lettera inviata all’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia, Giovanni Giannini
Da Cosimo Fontana, riceviamo e volentieri pubblichiamo
Ill.mo Sign. Giannini, le voglio scrivere questo messaggio per parlarle di una vicenda chiamata “Depuratore Consortile Manduria-Avetrana”. Bene, le chiedo un minuto di spogliarsi dalla carica di politico che lei ricopre (presumo eletto dal popolo una volta sovrano) e di concedere 5 dei suoi preziosi minuti a questa missiva.
Da circa 10 anni la popolazione di Manduria-Avetrana, ma anche dei paesi limitrofi nonchè turisti di vari posti d’Italia e dell’estero hanno manifestato in tutti i modi la “Totale” contrarietà a questo scempio che si vuole realizzare.
Abbiamo cercato di farvi ragionare presetandovi progetti alternativi, facendo svariate manifestazioni, contattando televisioni non solo locali, ma anche il sottoscritto ha portato a livello Nazionale con il TG5 la questione Depuratore, insomma per usare una frase celebre questa condotta sottomarina “Nun sà da fare”, ma non per capriccio, anche perchè sono svariate le persone che si sono mosse a pro di bloccare questo progetto e di tutti i parititi politici, ma voi però proseguite per la vostra strada senza darci adito.
La cosa che io vorrei oggi chiedere a Lei, ai tecnici AQP, nonchè al Sig. Vendola Governatore di una Regione Bellissima come la Puglia, oltre a chi vi seguirà nel prossimo mandato, ma vogliamo fare una volta il bene del mare e dei cittadini che popolano il luogo?
La Regione può e deve optare a soluzioni alternative come il riuso totale dei reflui depurati anche in virtù della normativa nazionale in merito (legge 152/06) che prevede lo scarico a mare come extrama ratio, peraltro transitoria, e questa non mi pare lo sia, ed in un momento come quello attuale di forte contingenza economica e di spending review non ha alcun senso sperperare altro danaro pubblico per un’opera per di più che ha natura transitoria e che inquinerebbe delle aree molto belle deturpandole per sempre.
La legge summenzionata dispone e obbliga la Regione a rispettare quanto previsto dalla legislazione statale, adottando norme e misure atte a favorire il riciclo dell’acqua e il riutilizzo dei reflui depurati, promuovendo l’installazione di tecnologie che riusino le acque e addirittura l’ELIMINAZIONE e la RIMOZIONE graduale degli scarichi a mare esistenti. La legislazione nazionale poc’anzi indicata accoglie e si conforma anche a Direttive comunitarie (2000/60/CE) e trattati internazionali che prevedono e predispongono anch’essi l’eliminazione degli scarichi, delle emissioni e delle sostanze pericolose per l’ambiente.
Egregio Sig. Giannini, pur consapevole della necessità e dell’essenzialità di realizzare un depuratore come dicevo, e che serva il territorio di cui sopra, mi chiedo e Vi domando perché realizzarlo sotto forma di scarico a mare e in un’area protetta e frequentata da tanti turisti che sollevano e sviluppano la nostra economia già tanto provata e martoriata. Come la Regione possa continuare a perseguire tale scellerato progetto invece di incentivare iniziative atte a promuovere e tutelare il nostro territorio è inspiegabile. Lo promuove trasformandolo in una fogna a cielo aperto per il solo fine di rimpinguare le tasche dei soliti a discapito di tutto.., persone e territorio.
Viene spontaneo chiedersi quale fine abbia fatto la vocazione ambientalista tanto sbandierata del Presidente della Giunta Regionale e di tutta la sua squadra di governo, senza dimenticare l’acronimo della sua coalizione: “SEL”. Non siamo più disposti ad accettare promesse smentite sempre dai fatti, gradiremmo più rispetto e meno ipocrisia da parte di chi ci governa, dimostrando una gestione competente, lungimirante e più assennata della cosa pubblica.
Attendo speranzoso un suo gentile riscontro a questa mia.
Grazie per l’attenzione.
Con Stima
Cosimo Fontana