Twitter dei media americani violato annuncia la terza guerra mondiale
Hacker ha temporaneamente preso il controllo venerdì dell’account di Twitter di alcuni siti web di giornali americani, inviando notizie false su papa Françesco che ha annunciato l’inizio della terza guerra mondiale o combattimenti tra Stati Uniti e Cina
Alcuni portali web di giornali americani e agenzie di stampa sono stati vittima di un attacco di hacker. L’agenzia stampa United international (UPI) ha diffuso la notizia che il Papa aveva annunciato lo scoppio della “terza guerra mondiale “, mentre quella del New York Post ha pubblicato la notizia tra l’altro che la portaerei USS George Washington è stata attaccata da missili cinesi.Un funzionario del Pentagono ha prontamente replicato che la notizia delle ostilità con la Cina era “errata”.
Tweet da allora sono stati cancellati. Il giornale, di proprietà della News Corp., del gruppo di Rupert Murdoch, ha comunicato più tardi: “il nostro account Twitter è stato temporaneamente hackerato e stiamo indagando”.Altri falsi tweets hanno comunicato la convocazione del Presidente della Federal Reserve Janet Yellen a una riunione di emergenza, per fissare i tassi di interesse negativi. Anche per questa notizia pronta la replica con un tweet del presidente di Bank of America, per tranquillizzare i mercati economici e finanziari, che ha smentendo la notizia, ha riferito che tale azione da parte della Fed non avrebbe alcun impatto sui conti di risparmio.
Tutti i socialnetwork delle testate ed agenzie di stampa americane interessate dall’attacco, sono state prontamente disattivate e sono ancora in corso le valutazioni del reparto tecnico sui danni.A sottolinearlo è Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, che ritiene il fenomeno dell’hacking, ad oggi, è una delle minacce più insidiose a livello globale, con un incremento su base annua sempre maggiore, e che occorre conoscere in modo approfondito, al fine di mettere in atto valide contromisure.
Non è un fenomeno che riguarda solo le grandi imprese, ma sempre più anche quelle di piccole e medie dimensioni. Il suo impatto sull’economia e sulla sicurezza di un Paese è enorme, dato che le economie mondiali utilizzano la stessa infrastruttura di base, gli stessi software, hardware e standard, con miliardi di dispositivi connessi.