Attacco hacker alla testata Agorà Magazine. Sulla home immagini dell’Isis

Attacco hacker alla testata Agorà Magazine. Sulla home immagini dell’Isis

Sarebbe il primo sito italiano, che tratta anche cronaca di Taranto, ad essere colpito

Dopo la strage di Charlie Hebdo, che ha visto sangue versato sulla libera informazione, in Francia, 19mila siti di informazione sono stati oscurati a causa di attacchi hacker di matrice terroristica. Si chiama terrorismo cybernetico, si fa spazio nell’ombra della rete, e mette a tacere da qualche settimana a questa parte, voci libere e indipendenti dell’informazione.

Dalla mezzanotte di domenica, una sorte simile è toccata al quotidiano generalista Agorà Magazine, con sede a Caracas e Taranto. Il quotidiano tratta anche la nostra cronaca locale. Il sito è stato oscurato da alcuni hacker, non è stato intaccato l’archivio, ma la home page, sulla quale, collegandosi al sito, appariva un’immagine di propaganda terroristica, scritte in arabo e un sottofondo musicale con l’inno dell’Isis.

Che sia una scherzo di cattivo gusto operato da qualche piccolo genio informatico che cavalca l’onda degli ultimi avvenimenti di cronaca? O è davvero un attacco terroristico?

Questo non è dato saperlo, ma a quanto pare, anche un altro sito italiano, popolari.it, sarebbe stato compromesso, solo con l’inserimento del loop musicale. Ad informarci di quanto accaduto, è stato il vice direttore dell’edizione locale Roberto De Giorgi. “E’ stato sconcertante trovare questa assurda propaganda appena abbiamo acceso il computer, contestualmente avendo una telefonata allarmata del direttore responsabile, Esposito Domenico, che da decano dei giornalisti tarantini mai aveva trovato, a sua memoria storica, tale attacco all’informazione. – e continua – E’ certo incredibile assistere a questa guerra che non sappiamo contro chi, mentre noi siamo bersaglio e non sappiamo di chi”.

L’editore invece, Umberto Calabrese, rende noto in un comunicato il problema. “Come ormai sapete siamo sotto attacco ‘apparentemente’ da terroristi islamici che hanno colpito siti d’informazione francesi e noi –continua – non ho elementi per dire che sia lo stesso attacco, ma di certo siamo oscurati da un logo di propaganda terroristica. Noi continuiamo a darvi informazione dallo Storico sito in attesa che i nostri tecnici, quelli di Aruba e la polizia lo riabilitino. La libertà – incalza Calabrese – e soprattutto la libertà di pensiero, di informazione è la base della democrazia: la democrazia è vita e noi amiamo la Vita e la Democrazia”.

Elena Ricci

viv@voce

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