SAVA. Condannato in appello l’ex sindaco Aldo Maggi
In primo grado fu assolto dall’accusa di ingiurie
Con sentenza del 5 febbraio 2015, ribaltando il grado di giudizio di primo grado che lo vide assolto nel maggio del 2013, l’ex sindaco Aldo Maggi è stato condannato in appello dal Tribunale di Taranto per ingiurie verso l’ambientalista, e giornalista di Viv@voce, Mimmo Carrieri. Così il giudice Alessandro De Tomasi ha annullato la sentenza di primo grado, emessa dal giudice di pace di Manduria, nel maggio del 2013, la quale sentenziò la non punibilità dell’allora primo cittadino savese.
Contro questa sentenza di primo grado, Mimmo Carrieri presentò appello e ieri è stato condannato Aldo Maggi al pagamento delle spese legali e di giudizio, se non che un risarcimento sommario di oltre 4000 euro. Carrieri era difeso dall’avvocato V. Palmieri di San Giorgio jonico. Mentre invece, Aldo Maggi, era difeso dall’avv. V. Vozza di Taranto.
La vicenda ebbe inizio nell’anno 2009 con l’intervento dei Vigili del Fuoco di Taranto e Manduria, intervenuti a seguito di un Esposto dell’ambientalista savese, i quali rilevarono una situazione di pericolo derivante dall’instabilità della statua dell’Immacolata.
Situazione allarmante dettata dalle crepe, alle lesioni della cappella e dal distacco di un capitello con caduta di calcinacci al suolo. Fu deciso di far transennare il marciapiede sottostante e nella circostanza Maggi diede del “buffone e pagliaccio” a Carrieri.
Nonostante l’esito del processo di primo grado che vide assolto Maggi, Carrieri non ha avuto dubbi sull’epilogo finale in quanto era fiducioso sulla sentenza di secondo grado.
Alla luce di questa sentenza, con ironia Mimmo Carrieri ha così detto: “Ora mi aspetterei che da parte dell’autore/autrice dell’articolo (anonimo) riportato dal Quotidiano di Puglia il 15 maggio del 2013, desse la notizia della condanna dell’ex sindaco Maggi, con la stessa enfasi con cui fu data per la sua non punibilità!”
Giovanni Caforio