TORRICELLA. Il caso umano di Vittorio

TORRICELLA. Il caso umano di Vittorio

Ma per davvero l’amministrazione Depascale non è in grado di risolvere questo drammatico caso?

“Ha la residenza anagrafica a Sava, per tanto non è di nostra competenza”, questa è stata una delle tante risposte date dagli amministratori torricellesi ogni qualvolta che il caso dell’emarginato Vittorio è stato messo in luce. Vittorio vive da moltissimi anni nella Marina di Torre ovo, feudo del Comune di Torricella. E’ invalido, percepisce una pensione sociale di circa 250 euro al mese. Vive in una casa che solo a vedere le foto allegate all’articolo ci danno l’idea del degrado in cui si trova.

E’ stato spesso sulle pagine della stampa locale il suo caso umano e quasi mai ha trovato una soluzione.  Spesso, da fuori, viene detto dove sono i parenti? In casi così disperati i parenti si sono prodigati fin che hanno potuto ma alla fine si sono trovati nell’impossibilità di poter operare. Il rifiuto del soggetto in questione è in primis. E allora che fare quando la situazione precipita in questo modo? Già, che fare? Torricella, proprio in virtù del fatto che il povero Vittorio abita nella sua Marina, avrebbe potuto fare di più. Molto di più. Anzi, non ha fatto nulla. L’amministrazione Depascale ha preferito più farsi deridere sulle pagine della stampa locale per l’incapacità, e volontà su tutto, a non voler risolvere questo caso umano.

Eh già. 12 extracomunitari risiedono a Monacizzo, frazione sotto la sua egida,  facenti parte di un progetto triennale che porta nelle casse comunali oltre 800 mila euro per cosa? Per dare quotidianamente assistenza, alloggio e vitto, a chi è scappato da guerre assurde e che nel mare della solidarietà ha trovato la nostra nazione disponibilissima a venire incontro a questi sfortunati. E Vittorio, cos’è? A quale nazione appartiene? A quale Stato? A quale Comune, tra l’altro?

Non è edificante per il Comune di Torricella vedere che un abitante nel suo comprensorio si armi di cartellone e chieda un diritto. Un diritto sacrosanto a cui nessuna amministrazione comunale dovrebbe negare. La sussistenza. Ovvero, il piatto caldo che viene offerto agli extracomunitari, alloggiati in una confortissima abitazione dal canone di circa 1700 euro al mese! Sicuramente dotata di riscaldamento e acqua potabile.

Confrontiamola con quella di Vittorio. Confrontiamola per davvero. Ma l’extracomunitario chi è? Forse, per il Comune di Torricella, è Vittorio?

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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