TRUFFE ASSICURATIVE: 8 ARRESTI A TARANTO. IN MANETTE DUE AVVOCATI ED UN RADIOLOGO DEL S.S. ANNUNZIATA
Alle ore 04.30 di questa mattina, gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Taranto, in collaborazione con la Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale per la Puglia, hanno eseguito otto ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti soggetti residenti nelle provincie di Taranto ed appartenenti ad un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa a danno di numerosissime compagnie assicurative
L’operazione, denominata “Tris”, è la terza, in ordine di tempo e di rilevanza sul territorio, nell’ambito della frode assicurativa. Le indagini hanno preso avvio nell’ottobre 2010 a seguito della querela proposta da Alllianz Assicurazioni presso la Procura della Repubblica di Taranto in riferimento a due sinistri, denunciati nell’aprile e nell’agosto 2009.
Nella querela, la compagnia assicurativa segnalava che gli esiti degli esami medici (nello specifico le tac) prodotti a supporto delle richieste risarcitorie avanzate da due distinti soggetti, coinvolti nei due distinti sinistri, risultavano identici.
L’attenta attività investigativa posta dunque in essere dal personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Taranto, diretta da Giacomo Mazzotta e da Jacopo Miglietta, ha permesso di risalire all’individuazione di un gruppo stabilmente dedito all’illecita, ed estremamente redditizia, attività di organizzazione di falsi sinistri stradali. Se ne contano complessivamente 25, tutti falsamente denunciati con lesioni personali di gravi entità.
L’ammontare della truffa a danno delle compagnie di assicurazioni, può quantificarsi nell’ordine di due milioni di euro. Da una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali è emerso che l’associazione a delinquere, capeggiata dal tarantino Saverio Palumbo, poteva contare per l’attività criminosa, su varie personalità alcuni dei quali professionisti con competenze specifiche. Essenziale risultava essere infatti l’ausilio di Cosimo Ruggieri con compiti di ausiliario all’interno dell’Ospedale SS Annunziata di Taranto e di Vito Antonio Liddi, operatore volontario dell’associazione “La Misericordia”, autista di ambulanze e grazie al quale era facile introdursi nella struttura ospedaliera. Chiaro ed esaustivo è apparso sin da subito il modus operandi ed i meccanismi, tutti ampiamente collaudati, dell’organizzazione criminale, a conferma della sua operatività protrattasi da e per diverso tempo in modo “professionale”.
Un ruolo determinante nell’organizzazione veniva svolto dal capo tecnico radiologo, Giuseppe Ax, in servizio nel reparto di radiologia del SS. Annunziata di Taranto, il quale predisponeva esami diagnostici contraffatti (Tac ed Ecografie), da utilizzarsi nell’evoluzione della pratica risarcitoria di incidenti fasulli, al fine di supportare la stessa con il consequenziale aggravamento della prognosi. Essenziale per la riuscita del piano criminoso, era anche l’apporto dato all’organizzazione dai legali Andrea Tagliente e Gianfranco Trani, che avvalendosi delle loro capacità tecniche giuridiche venivano incaricati e coordinavano, per l’organizzazione, le pratiche risarcitorie dei falsi sinistri.
Gli stessi “istruivano” i soggetti, coinvolti nei falsi sinistri, durante l’iter risarcitorio e nei momenti di criticità vissuti dall’organizzazione nella fase culminante dell’attività investigativa. Il sodalizio criminoso si completava con le figure di Girolamo Nodello e Vincenzo Aiello all’epoca dei fatti dipendente di una nota farmacia di Taranto, che partecipavano in prima persona a numerose pratiche risarcitorie e procacciavano altri soggetti da utilizzarsi nei falsi sinistri stradali.
Nel corso dell’attività investigativa vennero effettuati dalla Squadra di Polizia Giudiziaria numerosi servizi di osservazione e di pedinamento nei pressi, e all’interno, sia del Pronto Soccorso che del reparto di Radiologia dell’Ospedale S.S. Annunziata di Taranto. Sintomatico appariva il linguaggio criptato utilizzato dall’organizzazione, che indicava con il termine “partita di calcio” la data dell’accesso in Pronto Soccorso, con il termine “allenatore” il medico di turno che avrebbe rilasciato il referto e con il termine “maglietta” il referto medico.
L’attività investigativa ha consentito di denunciare in stato di libertà anche altri 139 soggetti, coinvolti a vario titolo nei reati di truffa, falsa testimonianza e sostituzione di persona, a danno delle predette compagnie assicurative.
FONTE
cronachetarantine.it