SAVA. L’aria fritta di un sindaco di se stesso

SAVA. L’aria fritta di un sindaco di se stesso

E  a dire che l’Epifania era solo il 6 gennaio …

Con uno squadrone del tipo “siamo compatti” il palco presenta i campioni savesi di questi passati tre anni di legislatura IAIA. Questa volta sul palco c’è Salvatore De Felice, ma manca Mario Mancino in prima fila. Defilato dal primo piano e questo non è affatto casuale. Molto probabilmente, succederà qualcosa nei giorni a venire nella compagine amministrativa. Mentre l’assessore Maurizio Pichierri si destreggia con lo smartphone, è Corrado Agusto, ex sindaco e dimissionario assessore ai Servizi sociali nei giorni appena passati, che dal microfono apre l’incontro con i savesi convenuti. 

Elevata all’ennesima potenza la sua operatività all’interno della branca dei diseredati ed emarginati savesi, mostra una faccia della struttura di Piazza Risorgimento che francamente non abbiamo notato in questi passati tre anni. E facciamoglielo credere. I risultati sono quelli che contano. E su questo Agusto non si può defilare e ci vuole una certa faccia di bronzo ad affermare quello che non c’è. Sicuramente non sentiremo la sua mancanza amministrativa.

Dopo aver sciorinato l’assidua laboriosità del suo assessorato, a mò di poesia imparata a memoria, il farmacista savese lascia il microfono al pezzo da 90 della serata: Dario IAIA, sindaco pro tempore savese. Era da circa 15 mesi che IAIA non affrontava la Piazza e questa è la seconda volta, in tre anni, che Piazza San Giovanni registra la sua presenza. Viene presentata una squadra valida di assessori. Addirittura dispensati meriti a quello dei lavori pubblici! E se oggi il paese è pieno di buche la colpa è delle abbondanti pioggie! La soluzione? “Gli automobilisti devono fare attenzione quando camminano, e farebbero bene ad evitarle!” Che geniale risposta.

Non cita gli innumerevoli ricorsi che battono cassa al nostro Comune. No. Non gli conviene. “Oggi il paese è più pulito”. Addirittura. Ma che paese amministra IAIA? Erbacce nel centro urbano. Alberi pieni di parassiti in Piazza Risorgimento. Si faccia un giro nelle contrade savesi, il sindaco pro tempore. Se lo faccia e poi vede che scenario c’è. Manca il controllo del territorio, altro che “i forestieri dicono che Sava è più pulita”.  

“Isola ecologica: sono partiti i lavori per l’isola ecologica nella zona industriale”. Ma davvero? Ma è sicuro di quello che dice? Noi non abbiamo visto nulla di tutto ciò. Domani verificheremo per l’ennesima volta questa “isola che non c’è”.

Plessi scolastici: lavori di ristrutturazione effettuati. Anche di questo IAIA non deve andare fiero. Non è opera della sua amministrazione. Ha trovato il piatto bello e pronto ed ha solo fatto clic per l’esecuzione sui lavori che lui decanta come merito della sua amministrazione. Parco di Via Leonardo da Vinci: “Sarà pronto nel prossimo giugno”. Anche qui, c’è stato chi ha piantato l’albero, chi lo ha annaffiato e chi ha raccolto i frutti. IAIA sta raccogliendo il frutto. Parco che porta un ritardo di 8 mesi, sulla previsione detta dal palco, per la consegna dei lavori e non è detto che gli stessi sono stati fatti a regola d’arte fin’ora.

E qui basta vedere il piazzale antistante all’entrata: le pendenze della pavimentazione lavorano al contrario e l’acqua piovana crea un vero e proprio acquitrino! Altro che l’elogio all’assessore ai Lavori pubblici! Ci vuole del coraggio a dire questo. E IAIA lo ha avuto. Sbandierati i lavori di sistemazione della chiesetta della Madonna di Pasano. Citati i finanziamenti ottenuti, dice di un milione di euro, in questi passati tre anni per migliorare maggiormente le strutture scolastiche.

Parla del finanziamento del GAL per la creazione della sala del gusto. “Gli uffici del nostro Comune erano all’anno zero”, prima disse che erano ai tempi del Medio Evo. Beh … in questi tre anni, sotto la sua gestione, i progressi si sono visti. Come? Con le targhette di indicazione! Costo? Oltre 5000 euro. E a dire che, questi soldi assieme ad altre spese “superflue”, si sarebbero potuti dirottare verso la sistemazione delle migliaia di buche insistenti nel paese. Ah … mò vedi che alla fine, la colpa delle buche, è degli automobilisti!

E rivolgendosi a chi non lo vede in giro a incontrare i cittadini in piazza, IAIA ha detto che questa assenza è giustificata dalla sua dedizione al lavoro amministrativo nel nostro Palazzo municipale. E francamente non ci eravamo … arrivati!

La meteora IAIA, sindaco di se stesso, si avvia lentamente verso il quarto anno della legislatura. Ed ha avuto una immensa fortuna fin’ora: la mancanza di un’opposizione!

Giovanni Caforio

 












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