TARANTO. Presentato dalla CIA il resoconto dell’annata agricola 2014

TARANTO. Presentato dalla CIA il resoconto dell’annata agricola 2014

Un anno da dimenticare

 

Non sono dei migliori i dati presentati ieri mattina in conferenza stampa dalla Cia, circa l’annata agricola 2014. Un’annata molto difficile alle cui difficoltà hanno contribuito diversi fattori, in particolar modo quelli climatici.

Come ogni anno per consuetudine, la conferenza stampa si è svolta presso la Camera di Commercio di Taranto con una bellissima esposizione di prodotti agricoli locali, il frutto di immensi sacrifici che gli agricoltori locali, compiono giorno dopo giorno per vivere, spesso rimettendoci anche. Ma nonostante la tanta negatività dell’anno trascorso, qualche spiraglio di luce si fa spazio. Gli agricoltori d’altronde, come piace sottolineare al presidente della Cia di Taranto Francesco Passeri, non sarebbero tali se non avessero la speranza. Il mondo dell’agricoltura ormai possiamo dire, convive con le annate di crisi, ma nonostante tutto non smette mai di sperare in una rinascita e in un miglioramento.

Per l’anno trascorso i cambiamenti climatici hanno creato non poche difficoltà. Con le piogge avute lo scorso anno nel periodo primaverile ed estivo, sono stati danneggiati i prodotti d’élite, come l’uva da tavola, da vino e i ciliegi. Tutti prodotti che hanno anche bisogno del sole. Purtroppo il 2014 è un’annata da dimenticare a livello fitopatologico, come spiega Passeri, perché l’uva da vino e l’uva da tavola, hanno avuto grossi problemi. Anche gli ulivi, poiché durante la fioritura la nebbia ha compromesso la qualità del prodotto. E a questo si aggiungono anche gli agrumi che hanno risentito un po’ sotto il periodo natalizio, della neve e delle gelate. Ma non solo fattori climatici.

Come sottolinea sempre Francesco Passeri, altra piaga è il problema dello sciacallaggio degli assegni a vuoto. La gente pur di salvarsi, pur di vendere, si mette nelle mani dei primi offerenti. Spesso e volentieri arrivano faccendieri da fuori regione che poi si dimostrano bidoni di milioni di euro. E la ciliegina sulla torta poi è la grossa tegola dell’IMU. L’agricoltore è il primo che fa manutenzione al territorio e lo fa gratis, senza ricevere alcun sostentamento economico né dai comuni né da altre istituzioni, quindi nonostante tutto questo lavoro, il gravare delle tasse, contribuisce a rendere il tutto ancora più difficile.

L’agricoltura dunque, è un settore che va protetto, e a tal proposito il presidente della Camera di Commercio Luigi Sportelli, ha detto che ancor di più del 2014, l’ente ha deciso di investire sulla protezione e sullo sviluppo di questo settore, perché l’agricoltura è fondamentale per Taranto e l’Italia intera; in modo particolare per la nostra città se si pensa ad un’economia sostenibile.

Purtroppo la crisi non risparmia proprio nessuno, e le speranze degli agricoltori rappresentati ieri mattina dalla Cia, sono quelle per un 2015 migliore in termini di raccolto e vendita dei prodotti agricoli. La speranza è anche quella, come spiega il direttore della Cia, che con l’expo, che vedrà anche la presenza dei prodotti pugliesi, le aziende possano fare rete tra loro e dar vita ad un circuito che agevoli l’economia e protegga il sistema da quelle che sono le varie intemperie che ne compromettono il futuro.

Elena Ricci

viv@voce

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