Dopo l’Inghilterra anche la Francia lancia un nuovo allarme tumori per protesi mammarie
Nove su 10 casi della malattia sono stati diagnosticati in donne che hanno ricevuto protesi mammarie con un guscio esterno strutturato
Dopo che le autorità sanitarie britanniche hanno denunciato l’aumento di un particolare tumore, il Linfoma anaplasico a grandi cellule, anche gli esperti francesci lanciano un nuovo allarme tumore causato da protesi mammarie.
Dopo il caso “PIP”, legato alla truffa di un industriale che fabbricava impianti difettosi, le autorità sanitarie del Paese denunciano l’aumento di un particolare tumore, il Linfoma anaplasico a grandi cellule, legato a diversi impianti mammari. Secondo gli scienziati questa superficie più ruvida è ‘il terreno di coltura ideale’ per i batteri che potrebbero seminare il seme del cancro.
Gli specialisti dell’Istituto sul cancro – rende noto il quotidiano Le Parisien – che si sono riuniti sull’argomento, propongono di classificare la nuova specifica malattia negli annali dell’Organizzazione mondiale della sanità. L’allarme sull’ipotesi di tumori provocati dalle protesi al seno, anche se il rischio appare quantitativamente debole – 18 casi in Francia negli ultimi tre anni, 173 nel mondo, ma la progressione è forte – ha indotto le autorità sanitarie ad interrogarsi sull’ipotesi di un divieto delle stesse protesi.
Una riunione sul tema è stata convocata fra 10 giorni all’Agenzia nazionale di sicurezza dei farmaci.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, le donne dovrebbero essere avvertite del rischio di cancro prima di sottoporsi a interventi di impianto. Gli impianti possono migliorare la vita delle donne, ma possono anche essere una causa di malattia a lungo termine.