LE PALME, tradizione dei cattolici, ortodossi e protestanti
Oggi i fedeli si recheranno in Chiesa con un ramoscello di ulivo o con delle palme lavorate affinché ricevano la benedizione durante la Santa Messa, prima di essere custoditi in casa o scambiati con parenti e amici in segno di pace
Oggi, domenica precedente alla festività della Pasqua, sono le Sante Palme, ricorrenza festeggiata non solo dai cattolici ma anche dagli ortodossi e dai protestanti. In questo giorno, la Chiesa ricorda l’ingresso trionfale di Gesù nella città di Gerusalemme in sella ad un asino, osannato dalla folla che lo salutava agitando festosamente rami di palma per rendergli onore.
I fedeli porteranno in Chiesa dei rametti di ulivo o delle palme, magari lavorate, affinché ricevano la benedizione durante la Santa Messa. Saranno, poi, conservati in casa o scambiati quali simbolo di pace con parenti e persone amiche. La tradizione vuole che dei “bastoni” di palma semplice vengano lavorati a mano, intrecciandone le foglie per realizzare confezioni addobbate di varie forme e grandezze.
E poi pulcini colorati, farfalle, colori, fiori di pesco. Tutto ciò che fa festa, prima di entrare nel pieno dei giorni della passione di Cristo, ossia quelli che ne rappresentano la sofferenza, l’agonia e la crocifissione.
Giovedì prossimo sarà il giorno dedicato ai Sepolcri, che verranno allestiti in ogni Chiesa, venerdì ci sarà la processione dei Misteri e sabato sarà il giorno del silenzio e della meditazione prima di giungere a domenica 4 aprile: Pasqua, il giorno della resurrezione.
Gabriella Miglietta