MANDURIA. Incontro partecipato sul “manifesto Territorio Zero”. Proposto un invito all’Amministrazione ad aderire al “Manifesto”

MANDURIA. Incontro partecipato sul “manifesto Territorio Zero”. Proposto un invito all’Amministrazione ad aderire al “Manifesto”

Nota stampa del M5S messapico

 

Si è concluso, dopo l’incontro dell’autunno 2013 sull’agricoltura locale e l’incontro del marzo 2014 sulla gestione dell’energia, il percorso di conoscenza del libro/manifesto scritto da Angelo Consoli e Livio de Santoli, “Territorio Zero”, con la partecipata serata di venerdì 27 marzo sulla problematica legata alla gestione del ciclo dei rifiuti da parte degli enti locali.

Si è finalizzato anche in modo concreto, con una proposta all’Amministrazione comunale, di una bozza di delibera, con l’invito ad aderire al “Manifesto Territorio Zero”, per contribuire a raggiungere gli obiettivi fissati dall’UE in materia di energia, rifiuti e filiera corta in agricoltura.

Nella delibera vi è contenuto un elenco di azioni da compiere secondo un cadenzato calendario per ottenere il massimo risultato nel minor tempo possibile con azioni a brevissimo, breve, medio e lungo termine che, nel giro di poco più di un anno, permette un cambiamento reale verso una gestione consapevole del territorio.

I principi sono elencati in un dodecalogo che fissano alcune scelte da compiere in modo consapevole e partecipato, da amministrazione e cittadini.

I primi quattro principi riguardano la gestione dell’energia e sono:

1. Principio di SOSTITUZIONE delle fonti fossili con quelle rinnovabili su scala regionale per una rapida decarbonizzazione. Per ogni watt di rinnovabili installato, va disinstallato un watt di fossili.

2. Piano regionale di RICONVERSIONE industriale che sviluppi simultaneamente tutte le tecnologie di Terza rivoluzione industriale (rinnovabili, idrogeno “smart grid”, costruzioni a energia positiva, trasporti a zero emissioni, manifattura additiva distretti della stampa 3D).

3. Transizione dall’attuale modello energetico centralizzato verso un modello DISTRIBUITO che dia protagonismo ai cittadini incoraggiando le Comunità dell’energia.

4. Grande piano regionale di RIQUALIFICAZIONE professionale per la formazione di una nuova generazione di professionisti dell’energia di Terza Rivoluzione Industriale.

I secondi quattro principi riguardano le azioni a favore dell’agricoltura locale:

5. LIBERALIZZAZIONE dei mercati dell’ortofrutta locale per correggere le distorsioni del mercato.

Imposizione della filiera corta in tutti gli acquisti alimentari pubblici e privati.

6. Sviluppo di una cultura del cibo e dei consumi alimentari di filiera locale tramite campagne di COMUNICAZIONE miranti a orientare verso il consumo di prodotti locali freschi di stagione, imposizione di centrifughe e estrattori in tutti i bar e gli esercizi commerciali, segnalazione secondo il modello “a semaforo” dei prodotti alimentari nei grandi centri commerciali (rosso: prodotto estero, giallo:prodotto estero lavorato in Italia o prodotto italiano lavorato all’estero, verde: prodotto italiano lavorato in Italia); espansione dei mercati locali dei G.A.S. e dei farmer market anche notturni in periodo di raccolto, per evitare il deperimento dei prodotti. Introduzione delle food parade con prodotti “di scarto”.

7. Grande piano di DECARBONIZZAZIONE dell’agricoltura pugliese finanziato dai fondi europei per rendere le aziende agricole più competitive tramite tecnologie rinnovabili applicate all’agricoltura (irrigazione fotovoltaica, refrigerazione solare, trattori a idrogeno, mini biodigestori anaerobici per aziende zootecniche etc)

8. Erogazione diretta da parte della Regione di INDENIZZI in via surrogatoria agli agricoltori vittime di inquinamento industriale in attesa dei risarcimenti giudiziari con sostituzione della Regione al singolo agricoltore danneggiato. Cessazione delle attività industriali inquinanti.

Gli ultimi quattro principi trattano le azioni per contenere l’avanzata dei rifiuti nei nostri territori:

9. Elaborazione di un piano regionale per la progressiva eliminazione degli imballaggi usa e getta e la RIDUZIONE consistente dei rifiuti prodotti con imposizione del vuoto a rendere e la proibizione del vuoto a perdere. Imposizione del riuso del vetro per il principio che non si ricicla quello che si può riusare. Introduzione della TPP (Tariffa Puntuale Progressiva).

10. Lancio di una strategia regionale per il riuso con introduzione progressiva e rapida di banche e COMUNITA’ DEL RIUSO, laboratori di riparazione, negozi di seconda mano affiliati al circuito SECOND LIFE, integrati da una moneta di scambio elettronica valida su tutto il territorio regionale.

11. Per la frazione SECCA riciclabile, privilegiare l’organizzazione di banche dei materiali (banca dell’alluminio, banca del vetro, banca della carta dei RAE etc.) in priorità sulla raccolta differenziata, e creazione delle FILIERE LOCALI DEL RICICLO. Abolizione del riciclo del vetro e della raccolta differenziata del vetro e imposizione di pratiche di riuso, vuoto a rendere e redistribuzione del vetro usato nell’industria conserviera e agrituristica locale.

12. Per la residua frazione UMIDA di rifiuti prodotti, elaborazione di una strategia atta a limitare il biogas solo a piccoli impianti su scala aziendale e a valorizzare quanto più possibile il carbonio organico tramite la diffusione del COMPOSTAGGIO DOMESTICO in priorità rispetto a impianti su larga scala.

Questo Dodecalogo rappresenta una nuova idea di società alla portata degli enti locali perchè riesce a immaginare e raccontare come da una politica virtuosa, per la chiusura del ciclo dei rifiuti, possano nascere le comunità del riuso, che insieme alle comunità dell’energia e alle comunità del cibo possono diventare la pietra angolare di una nuova economia dal basso in cui la cittadinanza raggiunge la sovranità energetica, alimentare e economica.

Manduria 5 Stelle.

MeetUp: http:// http://www.meetup.com/Meetup-5-stelle-Manduria

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viv@voce

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