Salute e Sicurezza alimentare: OMS, mezzo miliardo di persone colpite da infezioni da cibo ogni anno

Salute e Sicurezza alimentare: OMS, mezzo miliardo di persone colpite da infezioni da cibo ogni anno

Mentre aumentano le infezioni da Salmonella Mikawasima negli esseri umani 

Batteri e parassiti che proliferano nel cibo, con i 22 principali agenti patogeni fanno 351’000 morti. Lo ricorda l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) in un rapporto, pubblicato poco prima della Giornata mondiale della salute che si celebra il 7 aprile ed è dedicato proprio alla sicurezza alimentare. “La produzione di cibo è stata industrializzata e il suo commercio e la distribuzione sono globalizzati, sottolinea Margaret Chan, direttrice generale dell’OMS.

Questo introduce opportunità multiple per il cibo di contaminarsi con batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche pericolose”.Secondo il rapporto l’agente responsabile del maggior numero di morti è la salmonella Typhi (52’000) , seguita dall’Eschierichia Coli enteropatogenica (37’000) e i norovirus (35’000). Il continente più colpito è l’Africa, seguito dal sud est dell’Asia, e oltre il 40% delle persone colpite ha meno di 5 anni. Sono oltre 200 le malattie, dalla diarrea al cancro, provocate dagli alimenti.

“Un cibo locale ormai può diventare facilmente un’emergenza internazionale – sottolinea Chan – perché fatto con ingredienti provenienti da diversi paesi”.Inoltre diversi paesi dell’UE hanno osservato, in questi primi mesi dell’anno, un insolito aumento del numero di infezioni da Salmonella Mikawasima negli esseri umani. Analisi dei dati dal sistema di sorveglianza europeo (TESSy) rivela che c’è stata una tendenza al rialzo nei casi di S. Mikawasima in UE/SEE dal 2009 e che quelli osservati in gennaio-marzo 2015 sono stati al di sopra delle aspettative.

Così come vi è stato un aumento di infezioni umane, questo sierotipo di Salmonella è stato rilevato negli alimenti di origine animali e nel mangime. I sintomi più comuni delle malattie causate da salmonella comprendono diarrea, dolori addominali, nausea e febbre.

Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è corretta la raccomandazione da parte delle istituzioni europee di un’indagine multi-settoriale al fine di comprendere e valutare i rischi connessi con la tendenza all’aumento del numero di infezioni.

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