L’omaggio del festival a Bartolucci, ultimo grande compositore del Papa
Giovedì 16 e venerdì 17 aprile, Bari. Sabato 18 aprile, Acquaviva delle Fonti. E poi, un trio russo all’ombra di San Nicola, in un inedito confronto tra antico e moderno
Due pagine del moderno successore di Giovanni Pierluigi da Palestrina, il cardinale e musicista Domenico Bartolucci, scomparso due anni fa e per mezzo secolo direttore «perpetuo» della Cappella Sistina, secondo l’incarico conferitogli nel 1956 da Pio XII, delimitano il raffinato concerto sacro che il festival internazionale di musica antica «Anima Mea» diretto da Gioacchino De Padovaripropone a Bari, per la sezione primaverile, nella Biblioteca di Santa Teresa dei Maschi, giovedì 16 aprile (ore 20.30, ingresso libero).
Protagonista sarà ancora una volta l’ensemble vocale Cappella Corradiana diretto da Antonio Magarelli che, tra i due brani di Bartolucci, propone un florilegio di composizioni religiose all’interno di una serata intitolata «In Parascéve», letteralmente «in preparazione», dal nome del giorno che in ebraico precede il sabato.
Obiettivo del festival è mettere a confronto due scuole di musica sacra della grande tradizione italiana, attraverso l’ascolto di sei brani polifonici, da Alessandro Scarlatti a Palestrina, per scoprire anche creazioni di autori praticamente sconosciuti come il pugliese Antonio Pansini, Tomás Luis de Victoria, Felice Anerio e Melchor Robledo.
A seguire, il festival «Anima Mea» chiude nel segno di un binomio culturale secolare: un binomio perfetto nella città di San Nicola. Nome italiano, tradizione russa, suonerà, infatti, a Bari il trio moscovita «La Villa Barocca» composto da Ekaterina Dryazzhina (flauto traversiere), Anna Khazanova (mezzosoprano) e Anna Kuchina (clavicembalo), musiciste che accostano il Settecento europeoall’avanguardia russa del Novecento. L’ensemble, che conclude la sezione primaverile del festival, si esibisce venerdì 17 aprile nella Biblioteca di Santa Teresa dei Maschi, mentre sabato 18 aprile si trasferirà nella Chiesa di San Benedetto di Acquaviva delle Fonti (inizio concerti ore 20,30, ingresso libero).
In questo doppio appuntamento il trio, specializzato nell’esecuzione di musica barocca secondo i rigorosi principi estetici dell’epoca, affianca in modo originale opere della musica antica occidentale, in particolare composizioni francesi del XVIII secolo, a pagine moderne di autori russi che hanno dedicato alcuni loro lavori agli strumenti antichi. A una «Cantata» di Händel, alle «Sonate» di Jean Marie Leclaire e Joseph Boismortier e ai «Pieces de clavecin» di Forqueray faranno, infatti, da contraltare le opere di due compositori russi che hanno segnato il secolo scorso, «La suite in stile antico per flauto e cembalo» di Alfred Schnitke e il «Preludio e fuga per cembalo» di Shostakovich, la cui influenza sul giovane Schnitke fu davvero determinante.
Inizio concerti ore 20.30
Ingresso libero
Tutti i dettagli del festival su www.orfeofuturo.it/animamea.
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Francesco Mazzotta
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