Taranto. EMERGENZA UMANITARIA ED ITALIANI STANCHI

Taranto. EMERGENZA UMANITARIA ED ITALIANI STANCHI

Continuano gli sbarchi di gente disperata e continua il malessere dei cittadini italiani. Una guerra tra poveri dove il piatto della bilancia tra diritti e doveri, pare in squilibrio

La visita agli immigrati di venerdì scorso, presso il PalaRicciardi di Taranto, da parte del Sindaco di Taranto Ippazio Stefàno, ha suscitato diverse polemiche. Cittadini italiani, per lo più del posto, hanno criticato, in particolare, un gesto del Primo Cittadino: l’aver portato agli immigrati la colazione fatta di cornetti caldi.  Per alcuni è stato considerato un nobile gesto, per altri puro buonismo politico.

Tutta questa guerra tra poveri a causa di cosa è fatta? Certo è che una elevata percentuale di cittadini italiani è stanca di non riuscire ad arrivare a fine mese, di non avere un alloggio o ricevere servizi adeguati in proporzione alle tasse pagate. Ed i profughi fanno da capro espiatorio.

Mario Cito, capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia, in merito all’episodio dichiara: “Perché il sindaco di Taranto Stefàno, invece di donare cornetti caldi ai profughi, non prende coscienza delle famiglie tarantine che ogni giorno sono in fila dinanzi alla Caritas per un piatto caldo?” scrive Cito. “Don Nino Borsci, responsabile della Caritas di Taranto, dichiarò alla stampa lo scorso anno che il numero degli indigenti tarantini “in fila alla Caritas” era quasi raddoppiato e che si era venuto a creare un vero e proprio “esercito di bisognosi”.

Ed il numero di poveri, nella provincia di Taranto, è in costante aumento. Alcuni hanno poi evidenziato il fatto che proprio mentre Stefàno si trovava al PalaRicciardi, in Corso Italia si verificava una rissa tra extracomunitari, nella quale un neonato rimaneva ferito al volto.

La gente esige delle risposte. Non debbono esserci uomini di serie A e uomini di serie B poiché i diritti ed i doveri appartengono a tutti.

Gabriella Miglietta


viv@voce

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