Lizzano. “LA SEDUTA È TOLTA! È calato ieri, definitivamente, il sipario sull’UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE”
Nota stampa del Capogruppo consiliare “Il Giglio – Insieme per Lizzano”, Antonio Clemente Cavallo
“Si, perché da ieri, lunedì 27 aprile, cittadini, personale, giudici e legali dovranno spostarsi sull’Ufficio del Giudice di Pace di Taranto per tutte le incombenze giudiziarie che per vent’anni sono state gestite dalla struttura di Lizzano. Dopo un così lungo periodo, la nostra comunità perde un importante presidio di Giustizia e di Legalità!
Pur non condividendo quanto deciso dall’allora Governo Monti in materia di contenimento della spesa pubblica nel settore della Giustizia, tuttavia è stata lasciata ai Comuni la possibilità di mantenere attivi tali presidi. Al punto che sul territorio nazionale 170 su oltre 800 si sono salvati. In provincia di Taranto sono rimasti attivi Martina Franca, Manduria, San Giorgio J. e Ginosa. Tantissimi sindaci in Italia (molti di più di 170, perché attorno ad ogni presidio vi sono più Comuni) dimostrando di avere a cuore gli interessi delle loro comunità, si sono positivamente contraddistinti, salvando i loro presìdi di giustizia!
Non è il caso del sindaco di Lizzano, che pur essendo un legale, mai ha dimostrato interesse vero a conservare l’Ufficio del Giudice di Pace locale!
Né, nel suo caso, può valere la scusa dei tagli dei trasferimenti finanziari statali, poiché anche i sindaci prima citati, che hanno salvato le strutture giudiziarie, hanno subìto gli stessi tagli.
Non solo: perché occorre considerare che se lo Stato ha tagliato da un lato, molti Comuni hanno subito compensato, aumentando sensibilmente i tributi locali! E’ quanto accaduto a Lizzano! E se i cittadini pagano le tasse, non hanno diritto a servizi efficienti sul territorio?
Invece di portare agli utenti in loco i diversi sportelli e servizi (Enel, Aqp, Telecom, Gas, ecc.), noi ci priviamo anche di quelli esistenti? Mantenere attivo l’Ufficio del Giudice di Pace di Lizzano, ripartendo i costi fra 5 Comuni, non rappresentava certamente una grande impresa. Certo, il sindaco di Lizzano avrebbe dovuto svolgere un ruolo più attivo! Doveva crederci prima lui degli altri quattro sindaci! Doveva battersi come un leone per tutelare non solo un presidio di Giustizia, ma anche i commercianti del nostro paese che, invece, subiranno i contraccolpi della chiusura!
Come non considerare che Lizzano non è un Comune situato sulle grandi vie di comunicazione e che ha bisogno di strutture particolari per attrarre utenti provenienti da fuori dal suo territorio? L’Ufficio del Giudice di Pace era una di queste occasioni! E, invece, ora ci siamo isolati ancora di più!
E tutto per colpa di un sindaco incapace, indifferente agli interessi della comunità!
Un solo atto resterebbe ora da compiere al nostro sindaco: rassegnare subito, immediatamente, le dimissioni!”