Ecatombe in Nepal, appello urgente: servono tende, materassini e sacchi a pelo
L’istituto buddista Lama Tzong Khapa di Pomaia chiede aiuto
Con il passare dei giorni comincia ad emergere, l’entità della catastrofe che ha colpito 8 milioni di persone, ovvero un terzo del Paese himalayano. 6’198 morti e quasi 14mila feriti anche se non esiste un conteggio totale. È il bilancio che cresce di ora in ora delle vittime del devastante sisma di sabato che ha messo in ginocchio il Nepal.
Per quanto riguarda lo stato degli alloggi, sono state censite 148’329 case completamente distrutte, mentre altre 136’582 hanno subito danni gravi. Sul posto prosegue quindi l’impegno dei volontari che, senza sosta, stanno prestando soccorso ai bisognosi. Questo ha permesso di definire le priorità e pianificare un primo programma d’intervento che consiste nella purificazione di acqua, distribuzione di tende, materassini e sacchi a pelo.
Per questo l’istituto Lama Tzong Khapa è «particolarmente toccato da questa tragedia che coinvolge un territorio sacro per il buddhismo. Un paese che, tra le altre cose, ha accolto e accoglie molti dei maestri buddisti, tra cui la guida spirituale Lama Zopa Rinpoche che in questo momento si trova nel monastero di Kopan vicino Kathmandu.
In tal senso, comunica Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sul sito di Dharmashop è già prevista la possibilità di acquistare dei buoni-donazione da 10, 30, 50 euro il cui ricavato verrà nella totalità devoluto al caso concreto: https://www.darmashop.it/aiuto-al-nepal». Ricordiamo che ogni sostegno finanziario permetterà di completare il materiale necessario.