Gregorio Mariggiò: “Sequestro discarica di Autigno (Ba), serve una politica dei rifiuti zero”

Gregorio Mariggiò: “Sequestro discarica di Autigno (Ba), serve una politica dei rifiuti zero”

Nota stampa del candidato alla Presidenza della Regione Puglia-VERDI PUGLIA

“La notizia riportata dal “Fatto Quotidiano” del sequestro della discarica di Autigno,  nei pressi della città di Brindisi, è l’ennesima dimostrazione  di quanto sia dissennata una politica del ciclo dei rifiuti basata essenzialmente sullo smaltimento in discarica. Politica che, come anche un bambino vede, non risolve il “problema”, ma semplicemente lo rimuove, spostandolo da un’altra parte.

Nulla è stato fatto sinora, a livello regionale, per invertire la tendenza e innescare un circolo virtuoso, che, partendo da una drastica riduzione dei rifiuti all’origine e passando per una capillare differenziazione, finalizzata al riuso e al recupero, porti ad una progressiva diminuzione delle discariche, tendenzialmente orientata all’obiettivo “rifiuti zero”, come da decenni si va facendo nei paesi più avanzati, anche in grandi metropoli come San Francisco.

Al danno economico che una simile politica comporta (pensate solo a quante cose si potrebbero fare con i soldi della salatissima TARI), si aggiunge il danno ambientale,  che si traduce in pericolo per la salute dei cittadini. Le discariche, come il caso di Brindisi conferma, contaminano con ogni sorta di veleni le matrici ambientali, in primo luogo l’acqua che beviamo o con cui irrighiamo i nostri campi.

Ma ancora un dato inquietante si ricava dalla notizia: il gestore sostiene che l’inquinamento risale ad almeno 15 anni fa e questo in un impianto dotato di AIA, Autorizzazione Integrata Ambientale, esattamente quell’autorizzazione che dovrebbe farci stare tranquilli sulla eco-compatibilità di un impianto! Come dunque vengono concesse queste AIA?

Quali controlli vengono compiuti sulle matrici ambientali prima che un impianto venga autorizzato a funzionare e, dopo, mentre è in esercizio?

Si tratta forse di mere formalità burocratiche fatte per chiudere la bocca agli ambientalisti e consentire alla aziende di continuare ad inquinare indisturbate? Poche certezze hanno oggi i cittadini pugliesi in merito alla salubrità dell’ambiente in cui vivono, per questo una politica autenticamente ecologista in Puglia, che inverta questa tendenza, è non solo necessaria, ma urgente”.

 

 

 

 

viv@voce

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