ELEZIONI REGIONALI 2015. Donato Pentassuglia: l’indirizzo politico, la Regione e il depuratore consortile
Intervista a Donato Pentassuglia, assessore alla Sanità della Regione Puglia uscente, candidato al Consiglio regionale
Mancano meno di venti giorni alle elezioni regionali, Emiliano, dai sondaggi, pare in discesa libera. Questo è merito della coalizione o è demerito del centrodestra che si presenta separato?
“Come tutte le elezioni, la parola “cittadini” è merito del Centro-Sinistra se sta in maniera unita e coesa, quello che serve in questa fase delicata della vita del Paese, perché abbiamo bisogno di unità e coesione. L’alta litigiosità che il Centro-Destra sta rappresentando dopo anni di unità che non giova al Paese, non giova ai cittadini che lo hanno percepito, come al solito, prima dei partiti e della stessa politica, per cui è merito del Centro-Sinistra unire le forze e fare una proposta di Governo”.
Lei, nel suo curriculum, ha un’esperienza di partito da militante a segretario provinciale e, tra l’altro, ha amministrato, ultimamente, con il governatore Vendola. Come vede l’ex sindaco barese alla guida della nostra Regione?
“Il candidato Presidente è (ovviamente, mi auguro che noi si vinca e si vinca bene) il Dottor Emiliano, una persona competente e capace. Lo vede bene perché, in dieci anni di Governo in una città così grande di un’area metropolitana, possiede l’esperienza sul campo che è importantissima. Inoltre, è uno che ha passione e tenacia; è, anche, molto pragmatico, una caratteristica che a me piace molto che rappresenta il senso del dovere e delle istituzioni, il tutto applicato a un sano pragmatismo che deve dire le cose come stanno e deve intervenire sul merito delle questioni, per cui è una grande opportunità per la Puglia e per il Centro-Sinistra continuare un’esperienza di Governo molto particolare”.
Assessore alla Sanità uscente, ma, la codesta è proprio un “pozzo senza fondo”?
“No. Questo è un luogo comune, così parla e parlano coloro i quali non sanno di che parlano, perché il bilancio delle ASL è arrivato in pareggio; abbiamo sanato i conti, dopo averci portato a un piano di rientro non perché avessimo dei debiti, ma perché avevamo sforato il Patto di Stabilità che è, veramente, una cosa abnorme. È stata una battaglia politica contro il Presidente Vendola che, l’allora Presidente Berlusconi e il Ministro Tremonti, fecero per farla pagare cara a uno che era, in quel momento, il contraltare come grande Leader Nazionale. Purtroppo, hanno pagato i pugliesi, questa è la verità e al Centro-Destra non glien’è fregato nulla. Allora, il Centro-Sinistra ha lavorato, i pugliesi hanno fatto dei sacrifici e, adesso, i conti sono in ordine, abbiamo la validazione da parte della Corte dei Conti (e questo è motivo di vanto) e nove delibere che, finalmente, guardano al futuro, sono un atto di serietà assoluta che, come avete visto, nessuno ha denigrato, ha sbeffeggiato, ha ridicolizzato, perché dietro c’è un grande lavoro. Io so di aver lavorato per il bene comune e per il bene della Puglia”.
Costi della politica, un tema molto quotidiano per la gente che vive molte difficoltà: un Consigliere che percepisce dalla nostra Regione 16000 euro …
“È una grande chiacchiera, non la dite più, perché è ridicolo. Questo è parlare alla pancia delle persone. In Puglia, l’indennità lorda è di 8800€. Prendere le vecchie indennità, quelle di dieci anni fa, sulle quali c’è stata la riduzione del 30, del 20 e del 10, poi quella dello Stato del 10, la quale, noi, abbiamo fatto autonomamente; togliendo i vitalizi e applicando di fatto una riduzione e, quindi, una indennità normalissima per chi va ogni giorno a Bari, utilizza la macchina, ha le spese di segreteria: avere 4974€ netti mensili, non sono la stessa cosa che dire 16000€. Riportiamo i fatti alla realtà. Vorrei solo ricordare che il Presidente Vendola sulla indennità lorda di 12000€, alla quale bisogna togliere il 40% di tasse che pagano tutte le persone perbene e serie, la sua indennità di 8000€ circa, lascia il 50% alla Regione lui non utilizza la macchina della Regione, essendo lui sotto scorta (per le note vicende, per la serietà e, anche, per il personaggio politico che lui rappresenta). Allora, basta con queste stucchevoli rappresentazioni, perché, continuare a dire queste cose, significa non voler parlare del merito di tante altre, perché nessuno ha detto che i costi della politica in Puglia sono all’ultimo posto e noi, in Italia, siamo quelli che costiamo di meno. Pensiamo alle cose più serie e pensiamo agli sprechi che si annidano in tanti altri segmenti della vita politica e della società”.
Il Depuratore Consortile è una cosa che riguarda Sava, Manduria e Avetrana. A che punto stiamo con la gente, con il territorio e con i residenti?
“Il Depuratore di Avetrana è partito; il Depuratore di Manduria è stato autorizzato per i lavori sull’impianto, perché ha bisogno di almeno due anni di lavori per avere un impianto efficiente di ultima generazione con le modifiche apportate. Sul recapito finale c’è una discussione seria, molto aperta, nel rispetto della Legge. A me dispiace che qualcuno possa cavalcare in maniera abnorme questa situazione, perché quello che la Legge prevede, allo stato attuale, è: corpo idrico superficiale,trincea drenante, scarico a mare. Queste sono le tre formule previste dalla Legge, come recapito finale. Su Manduria si può lavorare sulle trincee drenanti, oltre al riuso in agricoltura. Quindi, sono un pezzo integrato all’altro per dare questa grande opportunità ed evitare lo scarico a mare. Però, l’impianto bisogna farlo, perché non è giusto che chi invoca legalità sull’impianto, dimentichi che le marine scaricano nel suolo. Non è giusto che la popolazione di Sava galleggi su una falda e un territorio inquinato. Questa non è legalità. Ecco perché bisogna essere seri, corretti e nell’applicazione della Legge trovare le migliori soluzioni tecnologicamente avanzate che non arrechino alcun danno al territorio”.
Perché dovrebbero votare Donato Pentassuglia?
“Donato Pentassuglia è un candidato, è un uscente che ha fatto il 100% di presenza ed è rispettato, perché è uno che ha rispettato umanamente e politicamente tutti. Ha rispettato la esecuzione, ha rispettato il territorio, ha fatto battaglie di civiltà per il territorio ed è uno che è presente in tutti i verbali di tutte le riunioni di tutte le grandi questioni che il territorio ha affrontato. Per cui, con molta umiltà, si presenta al cospetto dei cittadini per dire: “Ci sono”. Magari non sono amato dai padrini e dai padroni, non sono amato dai gruppi d’interesse del potere. Mi auguro d’essere amato, con molta franchezza e lealtà, dai cittadini, dalle persone normali, perché io sono una persona normale, un figlio di operaio che è impegnato in politica; però ho il mio lavoro, ho la mia professione, non mi sono mai venduto, benché meno svenduto, perché penso che la dignità e la loro abilità non sia una merce sul mercato e io, personalmente, sul mercato non ci sono stato mai, ho subito pesantemente, pagando pesantemente la mia coerenza”.