Tutela del benessere degli animali: trovata una pecora in un bordello
La Polizia tedesca ha liberato l’animale
In una relazione redatta dall’Ethical council for animals si legge: “ci sono frequenti segnalazioni di club che organizzano spettacoli di sesso con animali, oltre che di bordelli con animali in Europa”. La notizia di giovedì che lascia a bocca aperta è che durante un particolare controllo anti-droga effettuato dalla Polizia tedesca nel locale a luci rosse Virgin Suite.
Cercavano alla ricerca di sostanze stupefacenti, hanno trovato una pecora. L’animale, di nome Birke, dormiva insieme a un transessuale di 25 anni, non si sa perché.Il transessuale, un 25enne chiamato Nora, non ha voluto spiegare i motivi per i quali teneva con sé la pecora. Secondo la proprietaria del bordello, citata dalla Bild, sono escluse connotazioni sessuali.
A suo dire il transessuale lavorava come pastore nel Nord della Germania prima di passare al meretricio. Forse Birke voleva solo essere un ricordo dei tempi che furono. In ogni caso l’animale è stato sequestrato dalla polizia e portato in un rifugio di Monaco di Baviera, in attesa di trovarle un nuovo padrone. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è necessaria sulla determinata materia è necessaria una legge comunitaria che rafforzi il complesso di leggi che tutelano il benessere degli animali che già esiste in paesi come Danimarca, Germania, Svezia e Norvegia, per evitare gli abusi sessuali in danno di cani, cavalli e pecore che è parecchio diffuso.
Dato suffragato da un’altra inquietante informativa pervenuta anni fa al ministero della Giustizia danese, in cui almeno un veterinario scandinavo su 5 sospettava di avere in cura animali vittime di abusi sessuali subiti da esseri umani. Anche in Italia, è un fenomeno, quello del sesso con gli animali, che si sta diffondendo sempre più anche nel nord Italia.
Nella sola zona del Ticino sarebbero una quarantina i proprietari di cani o altro che si dedicano all’amore carnale con i loro animali.
L’ha segnalato una “pentita”, che ha spiegato all’Aidaa che gli animali usati sarebbero stati cani e cavalli, e le zona d’azione quelle di Milano, Como, Sondrio, Novara, Varese e, come detto, il Canton Ticino, nello specifico il Luganese.