La pro loco capo San Vito presenta “Camminando una notte d’estate”
Presentazione del libro “Il mare: tragedie, passioni ed amori impossibili – Camminando una notte d’estate” di Francesco Leggieri, edito dalla casa editrice “Dellisanti Editori”
La pro loco capo San Vito – Taranto ospita, sabato 13 giugno alle ore 18.00, presso la sala conferenze del Tursport di San Vito, la presentazione del libro “Il mare: tragedie, passioni ed amori impossibili – Camminando una notte d’estate”. L’ autore alla presentazione di un libro essenzialmente dedicato alla grande impresa che portò nel 1979 le unità della Marina Militare Italiana a compiere una straordinaria missione umanitaria recuperando i profughi vietnamiti nelle acque dell’estremo oriente.
Il testo è costituito da un duplice corpo: il primo narra un’esperienza unica dell’autore, maturata nell’estate 1979 nella Marina Militare, sottufficiale della Forza Armata del mare, facente parte dell’equipaggio della nave Vittorio Veneto, la seconda parte una serie di racconti legati alla vita personale, ricordi, aneddoti, insomma alla vita “civile” dell’autore.
Un po’ alla maniera di Conrad, l’autore, prima testimone e narratore e poi militare, narra l’esperienza maturata, in quell’estate, insieme all’equipaggio della Vittorio Veneto, finalizzata al salvataggio di un gruppo di vietnamiti, i così detti “boat people”.
Leggieri, consapevole di partecipare ad un evento di portata storica, traccia, con sagacia, un racconto indimenticabile di una missione umanitaria, durante la guerra del Vietnam. E’ consapevole che questa esperienza per lui e per tutto l’equipaggio, rappresenterà un unicum nel proprio curriculum militare, una parte indimenticabile dell’esistenza. Attraverso i racconti di alcuni dei profughi, il narratore esplora in maniera ancor più suggestiva tale esperienza, evidenziando i motivi della fuga, il perché, l’atmosfera e l’odore dei tempi ed ancora chi sono oggi questi profughi, che uomini e donne sono diventati, come questo vissuto ha radicalmente mutato la loro esistenza.
Uno spaccato di vita visto dagli occhi di un militare e di un uomo che tratteggia con sagacia, l’incontro tra due culture e lingue lontane, attraverso un quasi diario di bordo. Il risultato? Uno struggente reportage che colpisce la mente ma soprattutto il cuore del lettore, una storia che non si legge ma si divora perché superbamente narrata dall’autore, il quale ti conduce dentro gli eventi ed alla fine hai le lacrime agli occhi… (Tratto dalla prefazione Tiziana Molendi) Biografia dell’autore Francesco Leggieri nasce a Taranto il 19/10/1956, da padre impiegato dell’Arsenale della M.M., Angelo, e da madre casalinga, Pasqua. Il 12 settembre del 1973 si arruola in Marina.
Dopo aver frequentato il corso per Allievi del C.E.M.M., per l’inserimento nei quadri successivi da Sottufficiale, viene destinato su Nave Margottini dove vi resterà sino ad Ottobre del 1976. Dal 20 dello stesso mese, viene destinato su Nave Vittorio Veneto dove vi resterà sino ad ottobre del 1982.
Le successive destinazioni lo vedono prima al Collegio Morosini dove riprende, privatamente, gli studi interrotti per l’arruolamento. Ne1984/85 frequenta, presso l’Istituto “Don Orione di Roma” per la Marina Militare, un corso atto all’acquisizione di un attestato che lo qualifica come Fotografo ed addetto alle riprese cinematografiche. Successivamente, destinato presso Mariscuola, oltre ai corsi di perfezionamento, prettamente militari, Francesco consegue altri attestati inerenti all’avanzante tecnologia degli adiovisivi.
Cessata l’attività Militare il 31 dicembre del 2007, inizia una collaborazione con il quotidiano Puglia Press, nel biennio 2010-2012, sino a conseguire l’abilitazione all’esercizio della professione di giornalista pubblicista. E’ tifosissimo dell’Inter (che segue ogni qualvolta ne ha la possibilità), è sposato con Giovanna ed è padre di Angelo (sottufficiale di Marina) e Stefano (Dirigente di Comunità). Ha l’hobby della Musica e non disdegna di collaborare con radio e televisioni private, talvolta organizzatore di eventi d’intrattenimento, senza scopo di lucro, per associazioni ed enti no profit .
Un mix di situazioni legate alla comunicazione che fanno di lui un vero esperto in materia. Antonio Dellisanti Editore Intervista all’autore “Scrivere un libro o un presunto tale, non è cosa facile e non è detto che colui che lo fa debba definirsi, in seguito, uno scrittore. Lungi da me averlo pensato anche perché, prima di decidermi a pubblicare la storia che andrete a leggere (mi riferisco a “Camminando una notte d’estate”), ci ho impiegato trentaquattro anni.
Letto e riletto almeno due mila volte, ho preso la decisione di porlo alla vostra attenzione, per il semplice fatto che, leggendo alcuni passi ad alcuni amici, ho visto alcuni di loro commuoversi. Aver poi ritrovato, ad Agosto del 2009, molti dei protagonisti reali della storia, in una sorta di raduno, trent’anni dopo, ha rafforzato questa idea e mi ha portato a consegnare all’editore i miei scritti. La mia vita, turbolenta ma frenetica, mi ha visto, spesso, protagonista in quella degli altri.
La comunicazione ne è per me il sale e i social net-work sembrano essere nati proprio per aiutarmi a realizzare il testo che, mi auguro, avrete il piacere (o dispiacere) di leggere. Con facebook sono riuscito a rintracciare tanta gente e a raccogliere le informazioni che mi mancavano per completarlo. Quanto pongo alla vostra attenzione di seguito, tratto dal libro in questione ne è l’esempio. MY LINH DU: CHE FANTASTICA SORPRESA!
Quando ormai avevo perso le speranze di trovare la piccola che vedete in copertina (trentaquattro anni di ricerche, nessuno dei vietnamiti la conosceva), accade che, per una coincidenza incredibile, un giovane architetto, Gianni Schiumarini, mi contatti e mi scriva, testualmente, rispondendo ad un mio post su Facebook, dove pubblicizzavo il libro in prossima uscita: “Sarà un’incredibile regalo per la bambina in braccio nella foto (credo proprio che sia la mia ragazza), la somiglianza è incredibile, lei aveva un anno, salvata dalla Vittorio Veneto …”.
Improvvisamente tutto cambia: quel volto ha tanto di nome e cognome: si chiama My Linh Du, vive a Carpi (Modena) ed è una eccezionale fisioterapista. Quel lieto fine che tutti gli scrittori del mondo cercano (e che molte volte si devono inventare) è arrivato, inaspettato, dal mondo virtuale e mi ha riportato indietro nel tempo, facendomi vivere un’emozione indescrivibile. Per questo devo ringraziare Gianni per quanto fatto e, naturalmente, My Linh Du che andrò presto a ri-conoscere. Buona vita a tutti”. Nella stessa sala, si terrà, contemporaneamente, una mostra di pittura di Luisa Barba. Le sue opere resteranno esposte sino al 25 giugno.