Francesco Turco: “L’elezione di Francesca Franzoso e quella di Giuseppe Turco, spero che portino al nostro territorio una linfa nuova”

Francesco Turco: “L’elezione di Francesca Franzoso e quella di Giuseppe Turco, spero che portino al nostro territorio una linfa nuova”

Incontro con Francesco Turco, candidato con “Oltre con Fitto”

Regionali 2015. Come lo può definire questo responso?

“Innanzitutto, mi sembra doveroso ricordare che ero candidato nella lista “Oltre con Fitto” nella coalizione di Centro-Destra con il candidato Presidente il Prof. Schittulli. Indubbiamente, noi pensavamo di ottenere un risultato migliore, però l’analisi del voto fa capire come siano andate le cose e, soprattutto, il perché di determinati risultati.

Le liste sono state presentate il 2 maggio e l’organizzazione del partito è stata avviata il 4/5 maggio, per cui abbiamo avuto a disposizione venticinque giorni. Venticinque giorni che hanno portato a raggiungere circa il 9% nella lista “Oltre con Fitto” con Fitto in Regione Puglia.

È un risultato di tutto riguardo, perché sono circa 155.000 voti con 4 Consiglieri eletti nella lista “Oltre con Fitto”, 4 nella lista del Prof. Schittulli e il movimento Schittulli con 100.000 voti, cioè con 50.000 voti in più la lista ha preso gli stessi Consiglieri regionali. Indubbiamente, la situazione era positiva per il Presidente Emiliano, perché, secondo noi (membri della coalizione del Centro-Destra), questa divisione ha portato a un’ulteriore perdita.

Io ero convinto, anche, di un risultato meno ragguardevole di Forza Italia che c’è stato; in fin dei conti, Forza Italia ha preso il 10% in Regione Puglia che, sebbene vi sia stato un po’ di scetticismo, il risultato è stato quello che ho menzionato, rendendo merito a chi lo ha ottenuto.

Le cose vanno avanti, bisogna riorganizzare. L’attuale elezione del Sindaco di Venezia dimostra che il Centro-Destra unito può far vincere o, almeno, può diventare competitivo”.

Molto probabilmente, ci sarà, anche, il tempo per riorganizzare tutta la coalizione. Andiamo al nostro territorio: Manduria ha espresso un Consigliere regionale, Torricella ha espresso due Consiglieri regionali; questa presenza porterà beneficio al nostro territorio con tutti i suoi problemi e le sue tematiche?

“Penso proprio di sì, anche se, ancora oggi, non sono stati proclamati gli eletti, ma io spero che rimanga questo risultato elettorale, perché, indubbiamente, tre Consiglieri Regionali, in quest’area, non si sono mai avuti e ritengo, tale situazione, positiva per il territorio, perché poi, in fin dei conti, eletti in partiti diversi, chi in maggioranza e chi in minoranza, possono fare squadra per il territorio. Fare squadra significa che devono evitare, assolutamente,lo scarico a mare per il depuratore; salvaguardare l’ospedale di Manduria; salvaguardare i trasferimenti Regionali nel nostro territorio; alla fine, io spero che rimangano e che facciano squadra per il territorio della parte orientale, a prescindere delle coalizione dalle quali sono stati eletti”.

Che effetto le fa vedere Torricella con tre candidati al Consiglio regionale, due ce la fanno e lei no?

“Quando c’è una competizione elettorale, uno tende a partecipare e a vincere. Il Consigliere Regionale eletto a Torricella è un effetto positivo, perché un paese così piccolo esprime due Consiglieri regionali vuol dire che c’è fermento, c’è volontà politica e, indubbiamente, il mio voto è stato un voto del tutto personale, perché io non avevo un partito alle spalle, non avevo delle amministrazioni che appoggiavano il sottoscritto se non parzialmente ad Avetrana, dove ho ottenuto un buon risultato, e i 2500 voti presi rappresentano la volontà di chi voleva votare il Dott. Francesco Turco; tant’è vero che a Manduria sono usciti 78 voti tra Forza Italia-Turco, quindi, c’è una propensione a votare la persona e, anche se ho preso più voti di altri, non sono stato eletto, ma è il gioco dei partiti, delle coalizioni e bisogna stare al gioco. Torricella spero che migliori, perché, nell’ultimo periodo, non c’è stata una visibilità comunale ragguardevole, anzi, ci sono state delle defiance forti, basti pensare che l’amministrazione comunale appoggiava, completamente, la Franzoso che ha preso 440 voti e qualche problema c’è nel paese. Con queste due elezioni, io spero che possano portare una nuova linfa a Torricella e, in particolare, al territorio orientale completo”.

Francesca Franzoso: molti dicono che abbia raccolto, in questa tornata, l’eredità del padre. Lei cosa ci dice in merito alla neo Consigliere regionale?

“È una ragazza intelligente; è una ragazza giovane; farà, sicuramente, bene; ha saputo sfruttare le conoscenze e presuppongo, anche, che il partito l’abbia sponsorizzata completamente. Quando parlo di partito, parlo del coordinatore regionale di Forza Italia. Io conosco, un po’, i giochi di Forza Italia del passato, anche Di Pietro e ci sono state alcune persone che hanno contrastato Pietro quasi sempre e, adesso, sono stati vicini, anche, alla Francesca. È stata molto brava a metterli insieme. Quando, poi, uno sposa una situazione di partito, vota la persona che possa meglio rappresentare quel partito nel territorio e questo è successo per la Franzoso, alla quale faccio un “in bocca al lupo” e “auguri di buon lavoro””.

Il secondo Consigliere regionale torricellese: Peppo Turco.

“Dal punto di vista territoriale lo ritengo positivo, perché fa parte della maggioranza e, quindi, spero che si dia da fare, completamente, a livello regionale per portare le esigenze del territorio. È stato, anche, un po’ fortunoso; c’è una legge elettorale che è stata dalla sua parte, ma, come si dice, la fortuna aiuta gli audaci e buon lavoro, anche, a Giuseppe Turco”.

Ora subito a lavoro con “Oltre con Fitto”: come parte dalle nostre parti?

“Io avrò un colloquio con Raffaele Fitto nelle prossime ore. Come parte? Dipende da cosa hanno intenzione di fare. Io penso (e sono convinto) che i 19000 voti portati a “Oltre con Fitto” nella provincia di Taranto, il buon 70% sono voti personali dei candidati. Se vogliamo considerare Renato Perrini, a cui faccio anche un “in bocca al lupo” e “auguri di buon lavoro”, come gode di partito, in quanto appoggiato dall’onorevole Chiarelli e ha preso 6600 voti, ma, se li dovessimo togliere, i restanti 13000 rappresenterebbero i voti personali dei candidati. A questo punto, io chiederò a Fitto che chi è stato eletto, vada a fare il Consigliere Regionale, da un punto di vista amministrativo faccia rispettare il territorio di Taranto. A coloro che hanno portato i voti e, in questo momento vogliono interessarsi, che debbano avere quel peso politico importante per il territorio. Io mi proporrò di essere il rappresentante di “Oltre con Fitto” dell’intero territorio orientale della provincia di Taranto”.

C’è tempo per ricostruire tutto?

“Il tempo c’è e le arie politiche cambiano, bisogna cominciare a lavorare per creare quel gruppo di conservatori-riformisti, un ossimoro strano, ma che la dice tutta. Vogliamo raccogliere, dietro questo partito, dietro questo nome “conservatori-riformisti”, tutti coloro che non la pensano come Renzi in questo momento, per cui ci deve essere il tempo e la volontà di voler costruire, non abbiamo mezzi, ma abbiamo solo volontà politica e di persone che vogliono lavorare”.

Quindi, lei è fiducioso?

“La fiducia la vedremo nei prossimi giorni, perché l’organizzazione del partito la detterà, sicuramente, Raffaele Fitto. Se le cose stanno come dico io, nel senso che chi ha portato i voti devono essere, per forza, i rappresentanti territoriali, ci sarà un futuro, altrimenti si cercheranno altre strade e noi, magari, ci metteremo da parte facendo i professionisti come lo abbiamo fato sino a oggi”.

 

 

 

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