DIECI ANNI DI GAL “LUOGHI DEL MITO”, IL PRESIDENTE CAVALLO IMMAGINA IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA: «PIÙ GIOVANI, PIÙ ORGOGLIO»

DIECI ANNI DI GAL “LUOGHI DEL MITO”, IL PRESIDENTE CAVALLO IMMAGINA IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA: «PIÙ GIOVANI, PIÙ ORGOGLIO»

Nei campi della provincia di Taranto, versante occidentale, da un decennio si respira aria nuova

Era il 5 luglio 2005 quando a Mottola iniziarono le attività del Gal “Luoghi del Mito”, società mista nata circa 2 anni prima, grazie alla spinta di 6 amministrazioni comunali (Mottola, Castellaneta, Laterza, Palagiano, Palagianello, Ginosa) e di 14 soggetti privati, per investire i fondi strutturali europei destinati all’agricoltura. Una compagine societaria che crebbe presto, “arruolando” Massafra e altri 39 soci.

In questi dieci anni il Gal ha portato a termine molti progetti, confermando la sua reputazione di investitore efficace. Resta emblematico, però, quanto fatto per aumentare la ricettività turistica delle aree rurali, una delle declinazioni di maggior interesse della multifunzionalità in agricoltura: sono state finanziate circa 60 strutture, creando 300 posti letto.

Per Alfonso Cavallo, presidente fresco di nomina, questo valore aggiunto esprimerà tutto il suo potenziale a breve e medio termine: «Il nostro Gal guarda a Matera – ha spiegato – e al suo ruolo di capitale europea della cultura 2019. Il nostro compito, ora, è lavorare affinché parte dei flussi turistici alimentati da quell’evento virino verso i nostri territori: abbiamo le strutture, abbiamo bellezze naturali e culturali, abbiamo il buon cibo, ma non deve bastarci».

L’urgenza, infatti, è un’altra: riportare i giovani nei campi, con orgoglio, attraverso un’idea nuova di agricoltura, dove le ricchezze si coltivano senza sfruttarle, offrendole ai visitatori. «La Puglia fa grandi numeri nel turismo – ha aggiunto Cavallo – ma grazie al Salento. Tocca a noi lavorare per invertire una tendenza e trasformare Taranto e la sua provincia in un “brand”, per offrire un’esperienza che non sia solo turistica, che tocchi le corde della scoperta, che spinga alla condivisione della nostra cultura rurale e non solo alla sua fruizione superficiale». A guardare verso Matera, quindi, bisognerà essere in tanti e con comuni intenti, magari mettendo da parte i campanilismi: «Lo dico ai colleghi degli altri Gal: abbattiamo le differenze, lavoriamo insieme».

La nuova programmazione, certo, renderà ancora più avvincente questa sfida: «Le risorse sono diminuite – ha spiegato il presidente – e non saranno più gestite attraverso le cosiddette “misure”. Ogni Gal dovrà esprimere le sue peculiarità sostenendo un settore, l’agricoltura, che cambia pelle repentinamente. Sarà ancora fondamentale l’attività del nostro direttore, Daniel Dal Corso, e di tutta la squadra dei dipendenti del Gal: a loro va la mia gratitudine per quanto fatto e la stima per quanto saranno in grado di fare».

Le direttrici sono segnate: accoglienza, agricoltura sociale e masserie didattiche. Per la prima il Gal “Luoghi del Mito” ha già dimostrato di avere particolare talento; ora, quindi, bisognerà investire nell’agricoltura sociale, utilizzando le strutture rurali per restituire dignità a persone meno fortunate: «Le strutture sanitarie sono “chiuse” – ha dichiarato il presidente – mentre le nostre masserie riconciliano chiunque con la bellezza. Lo abbiamo dimostrato con il progetto “Inclusione secondo natura”, un’idea dell’Asl di Taranto che abbiamo finanziato volentieri». E bisognerà spingere ancora sulle masserie didattiche: «Lì sperimentiamo percorsi innovativi – ha aggiunto Cavallo –, un approccio all’agricoltura che cambia la cultura dei territori, cancellando l’errore fatto decenni fa quando scegliere di lavorare nei campi era disonorevole».

G.A.L. “Luoghi del Mito” s.c. a r.l.

Sede: 74017 MOTTOLA (TA) Viale Turi snc

Tel. 099.8866021 – Tel./Fax 099.8865296

www.luoghidelmito.it e-mail: info@luoghidelmito.it

Registro Imprese di Taranto: 02467740730 R.E.A.: 148100

Partita I.V.A.:02467740730

 

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