Lizzano. IL “CASO MORO”: QUEL VANO TENTATIVO CULTURALE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
L’Onorevole Gero Grassi, Vicepresidente Gruppo PD Camera dei Deputati, ripercorre la “vicenda Moro”, mediante i documenti di Stato
“Chi e perché ha ucciso Aldo Moro”, questa la denominazione dell’incontro svoltosi sabato 4 luglio alle ore 20,00, presso il Museo della Paleontologia e dell’Uomo sito in Piazza IV Novembre a Lizzano.
L’evento concepito dall’amministrazione comunale e, più precisamente, dalla Consigliera Delegata alla Cultura, Mimma Cervellera, coadiuvata dal primo cittadino, Dario Macripò, hanno tentato di portare, nel piccolo comune jonico, un pizzico di cultura e storia che, ancora oggi, vive tra i silenzi, le incertezze e i dubbi della tragica vicenda del Presidente DC, Aldo Moro, il quale, nel 1978, venne rapito e ucciso dalle Brigate Rosse.
Una tematica delicata, esposta dall’Onorevole Gero Grassi, Vicepresidente del Gruppo PD Camera dei Deputati di origini pugliesi, il quale ha ripercorso, mnemonicamente, l’intero caso, mediante la lettura e la presentazione dei documenti di Stato.
Un incontro controproducente, dai toni distaccati che non contribuivano a far coinvolgere quella piccola percentuale di cittadinanza presente al Museo. Le rosee aspettative, purtroppo per l’amministrazione comunale, sono sfumate non appena si è iniziata a denotare la poca affluenza della cittadinanza. La, quasi, totale assenza dei cittadini simboleggia la mancata volontà, la disorganizzazione e la poca rilevanza che, la Giunta, riversa nei confronti degli eventi culturali che, invece, dovrebbero accrescere il nostro paese.
Tralasciando per un attimo, anche, il flop che concerne l’introduzione e la presentazione dell’onorevole, cerchiamo di porre l’attenzione sull’esposizione e la narrazione delle vicissitudini storiche che, lo stesso Grassi, ha esplicato mnemonicamente senza aggiungere nulla di nuovo, se non qualche nome di minore importanza che, nel corso degli anni, era sfuggito alla memoria.
I depistaggi, la presenza dei “Servizi Segreti”, gli Stati Uniti, le Brigate Rosse, gente di spicco del Governo, magistrati e mafia in un complotto che lascia, ancora oggi, molti interrogativi.
A tal proposito, data la propensione, dell’esponente del PD, nei confronti delle citazioni, pare logico porgli alcune domande che, puntualmente, come dimostrano le risposte della stragrande maggioranza dei politici, cerca di tergiversare su argomenti frivoli, attaccando il buon nome della Vera Informazione.
“La forza di volontà” di Moro sensibilizza i cittadini italiani. Questo suo modo di agire e pensare lo si potrebbe definire “conformista” o “anticonformista”?
“La forza di Moro, il pensiero di Moro si traduce non nel conformismo e, neanche, nell’anticonformismo, ma nella coniugazione dei diritti ai doveri”.
Dunque? A beneficio dei nostri connazionali, vorrebbe semplificare e rendere chiara la sua risposta?
“Se ogni cittadino coniugasse diritti e doveri, l’Italia cambierebbe come un calzino, ogni giorno”
E, secondo lei, come la si potrebbe migliorare concretamente?
“Ecco, bisognerebbe iniziare a spiegare e a insegnare, a tutti i cittadini (quelli che votano a Destra, a Centro, a Sinistra, ecc..) che il bene della Patria, il bene della Nazione non è chi governa, ma è di tutti i cittadini, per cui dal semplice gesto di non gettare la spazzatura al semplice gesto di pagare le tasse e a fare il proprio dovere, il Paese cambia. Moro, sostanzialmente, diceva questo”.
Quindi, secondo lei, non è importante il “colore politico”, bensì la volontà di una persona fisica dedita a “fare qualcosa di buono”?
“Questo è un suo pensiero che io rispetto”.
Assolutamente no. Questa è una domanda che le sto ponendo!
“Questo è un suo pensiero che rispetto. Io ho le mie idee e le rivendico. Però, il fatto che io abbia le mie idee che sono alternative a quelle del vostro sindaco, non significa che ci sono mille cose comuni tra me e il sindaco di Lizzano. La dimostrazione è che, se il sindaco di Lizzano, di Centro-Destra, invita me che sono il Vicepresidente del gruppo PD della Camera di Centro-Sinistra a fare una cosa del genere, significa che ci sono tante cose, in questo Paese, dove io e il sindaco di Lizzano possiamo andare d’accordo. E io dico: “Io e il sindaco di Lizzano” per dire: “I cittadini che votano in un modo e i cittadini che votano in un altro modo”. Questa è la spiegazione di questa serata e della spiegazione dell’Italia che noi dovremo creare”.
Per terminare le chiedo: come risponderebbe a coloro che dubitano della “mossa propagandistica” che concerne con la normativa sul “Segreto di Stato”?
“Il “Segreto di Stato” è stato abolito prima dal provvedimento del Governo Prodi e, poi, dal Provvedimento del Governo Renzi. Non esiste più. Dove permane il Segreto di Stato? Purtroppo, i telegiornali queste cose non le spiegano. Il Segreto di Stato permane, ora, negli atti bilaterali, cioè egli atti che la Repubblica Italiana ha firmato con la Svizzera, con gli Stati Uniti, con la Russia, con il Senegal, perché le Direttive Internazionali dicono che se io e lei (che siamo Stati diversi), firmiamo un atto bilaterale, non possiamo renderlo pubblico unilateralmente, ci vuole il consenso dall’altro Stato. Mentre l’Italia (grazie al Governo, ma grazie, anche, ai cittadini) è avanzatissima, ha detto: “Noi possiamo desecretare tutto”, tutte le Nazioni del mondo, dal Burundi al Burkina Faso, agli Stati Uniti,alla Russia hanno detto che gli Atti Internazionali non vanno desecretati se non con la “duplicazione delle volontà”. Per cui, noi, quegli atti non li possiamo desecretare. Questa è la verità sul Segreto di Stato”.
La domanda, però, si riferiva alla “mossa propagandistica” della quale, i cittadini italiani, dubitano fortemente.
“Non è una mossa propagandistica. Se non fosse stato desecretato, lei pensa che io, questa sera, potevo dire tutte queste cose?”.
Domandare è lecito, rispondere è cortesia.
“Le sto rispondendo. Cortesemente, le sto rispondendo. Sul mio sito www.gerograssi.it c’è un link “Aldo Moro” e dentro trova milioni di pagine sul caso Moro, anche tutte quelle desecretate fino a otto/nove mesi fa. Oggi sono tutte accessibili”.
Cosa resterà all’Italia se continuerà lungo questa scia politica? Ben poche speranze, se non del tutto inesistenti. La trattazione di una tematica così problematica, ne palesa l’irrilevante importanza attribuitale da parte di questi “signori” che non hanno saputo cogliere il vero significato e il senso di come si affrontano codeste questioni.
Meditare e pensare nel rispetto delle parti, nonostante loro, continuino a prenderci in giro!
Si ringrazia Salvatore Lupo per la concessione fotografica, una nota artistica-culturale che ha contraddistinto la serata.
Eleonora Boccuni