PUGLIA. “Mimmo Carrieri, giornalista circondato e minacciato chiede più protezione”

PUGLIA. “Mimmo Carrieri, giornalista circondato e minacciato chiede più protezione”

Da Ossigeno per l’informazione, osservatorio sui giornalisti minacciati in Italia e promosso da FNSI e Ordine dei Giornalisti

Dal 2012 Mimmo Carrieri è protetto dai carabinieri. Il 5 luglio 2015 venti persone lo hanno bloccato per 90 minuti e gli hanno sottratto fotocamera e telefono.

“Ormai,dopo l’aggressione che ho subito il 5 luglio 2015, sono un bersaglio mobile. Mi riconoscono e mi aggrediscono. La protezione delle forze dell’ordine che mi è stata assegnata nel 2012, dopo aver ricevuto alcune minacce di morte, potrebbe non essere più sufficiente”, dice  a Ossigeno Mimmo Carrieri, giornalista pubblicista pugliese, attivo difensore dell’ambiente e del patrimonio storico artistico della sua Puglia.

Carrieri, tecnico di contabilità in prepensionamento, ora è responsabile del settore Ambiente ed Ecologia dell’associazione Cpa (Caccia Pesca e Ambiente) e collabora con il quotidiano online Viv@voce.

Ossigeno si è già occupato di Carrieri a febbraio 2015, quando l’ex sindaco di Sava (Taranto) fu condannato in secondo grado per ingiurie nei suoi confronti.

“Dal 2012, da quando sono sottoposto a vigilanza dinamicaracconta Mimmoi carabinieri passano più volte davanti alla mia casa, soprattutto di notte, e ogni volta che li chiamo si precipitano. Ma temo che adesso questo non basti più. Mi sento esposto a più rischi e vorrei maggiore tutela per me e la mia famiglia. Io e mia moglie abbiamo paura. Io sono un idealista, sono convinto delle idee per cui mi batto e non voglio fermarmi perché qualcuno mi minaccia”.

Ossigeno dichiara piena solidarietà a Mimmo Carrieri, chiede al Prefetto di Taranto di verificare rapidamente e con attenzione la sua richiesta di rafforzare le misure di protezione e sollecita i giornali a fare conoscere ai lettori questa storia.

L’AGGRESSIONECarrieri è stato aggredito domenica 5 luglio in località Ex Tonnara, vicino a una torre saracena, sulla litoranea salentina, tra Campomarino di Maruggio e Torre Ovo, in provincia di Taranto.

Dalla cima del promontorio aveva scattato alcune fotografie per documentare il mancato rispetto del divieto di sosta e di campeggio nell’area sottostante sottoposta a vincolo archeologico. Alcune delle persone che stavano vicino ai camper in sosta lo hanno riconosciuto e hanno richiamato l’attenzione degli altri.

In breve attorno a lui si sono radunate una ventina di persone che lo hanno insultarlo e minacciato rimproverandogli di volere impedire con le sue denunce il pieno godimento di quell’area.

“Mi hanno circondato e mi hanno impedito di allontanarmi. Mi stavano intorno  – racconta il giornalistami insultavano e mi davano spintoni. Uno di loro riprendeva la scena con il telefonino e un altro scattava fotografie. Alcuni mi hanno strappato dalle mani il cellulare e la macchina fotografica. E’ stato terribile. E’ durato 90 minuti. Poi alla fine sono arrivati due ragazzi, hanno preso le mie difese, hanno convinto le persone che mi circondavano ad allontanarsi e a lasciarmi andare”.

Carrieri denuncia da tempo gli scempi compiuti in quell’area presso Torre Ovo che, nel 2013, fu sequestrata dall’autorità giudiziaria e chiusa al pubblico in seguito alle sue denunce. “Avevo segnalato che i pescatori da diporto, per loro comodità, facevano passare i carrelli porta-barca sopra un mosaico di epoca greco romana. Inoltre qualcuno aveva cementificato il vecchio scalo di alaggio.

Il sito archeologico era stato danneggiato dal passaggio di natanti che raschiavano la terra”.

Successivamente l’area fu dissequestrata e furono installati dei cartelli segnaletici che vietano la sosta di caravan e auto, la balneazione e il transito dei carrelli barca. Divieti platealmente ignorati.

Appena è sfuggito alle persone che lo circondavano, Carrieri ha chiamato in soccorso i carabinieri che lo hanno raggiunto e hanno identificato diverse persone. Quindi ha presentato una denuncia per aggressione accusando i suoi aggressori di avere provocato a lui e a sua moglie, che lo aspettava in spiaggia, “stati di ansia e insonnia”.

LE MINACCE – Da quando ha iniziato a scrivere articoli sula difesa dell’ambiente e a denunciare gli abusi della sua zona, Mimmo Carrieri ha subìto varie intimidazioni. Nel 2008 la sua barca fu manomessa, poi gli furono rubate due piccole imbarcazioni, la sua auto prese fuoco, gli arrivò una lettera con  proiettili.

Carrieri ha sempre denunciato alle forze dell’ordine le intimidazioni e le ritorsioni. Anche negli ultimi mesi, riferisce, ha subito minacce. Poche settimane prima dell’aggressione, spiega, ha ricevuto una lettera anonima, che si conclude con un invito minaccioso (“sarebbe ora di smetterla”).

Sui muri del paese campeggiano frasi minacciose rivolte a lui. Nonostante una richiesta della Prefettura, il Comune non le ha ancora cancellate.

Due eurodeputati del movimento 5 Stelle, Rosa D’Amati e Marco Zanni, hanno manifestato solidarietà al giornalista pugliese e hanno chiesto “alle autorità di aiutare Mimmo Carrieri a continuare la sua battaglia di legalità in tutti in modi e di assisterlo in qualsiasi modo utile, soprattutto per preservarne l’incolumità”

Federica Delogu

FONTE

notiziario.ossigeno.info

viv@voce

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