Anziani lasciati da soli: basta poco per aiutarli
In passato erano considerati una risorsa per le famiglie. Attualmente, vengono messi in disparte facendoli cadere, talvolta, in depressione
Tutti al mare? Non proprio. In queste giornate di città assolate e deserte loro, gli anziani, si possono incontrare spesso sulle panchine o seduti davanti l’uscio di casa nella loro condizione di solitudine forzata e non voluta.
Dopo aver lavorato per una vita intera, eccoli che spesso credono di aver perso il loro ruolo sociale sentendosi inutili e frustrati. Lasciati soli, quando, proprio loro, sono detentori di storia.
Una situazione, questa, che li porta frequentemente alla depressione. A volte hanno problemi di deambulazione dovuti all’età o alle malattie, per questo trascorrono le loro giornate sempre in casa, senza ricevere nessun aiuto.
Anni fa essi avevano un ruolo fondamentale nella società mentre attualmente vengono considerati quasi un peso. Pare che la gente vada sempre di fretta, quando basterebbe davvero poco per ovviare alla loro solitudine: visite, chiacchiere o provare a coinvolgerli in varie attività.
Queste righe vogliono essere anche un appello ai più giovani: parlate con i vostri nonni, anche se “adottivi”. Loro hanno tante cose da insegnarvi, cose che vi potranno rendere, un giorno, persone migliori.
Gabriella Miglietta