Reporter senza frontiere segue il caso Carrieri
Dopo l’aggressione, in campo l’organizzazione per la libertà di stampa
Reporter senza frontiere, l’organizzazione non governativa che da 25 anni difende la libertà di stampa nel mondo, si sta occupando del caso di Mimmo Carrieri, l’ambientalista oggetto di ripetuti attentati e minacce.
Carrieri è iscritto all’Ordine dei giornalisti di Puglia nell’elenco pubblicisti; più volte ha denunciato gravi scempi ambientali, soprattutto nel versante orientale della provincia di Taranto, evidenziando con forza anche responsabilità politico-istituzionali. Attualmente guida l’associazione Cpa (Caccia, pesca e ambiente) e collabora con il periodico Viv@voce di Sava.
L’ufficio europeo di Reporter senza frontiere ha inviato una lettera al sito on line di Ossigeno per l’informazione, l’Osservatorio sui giornalisti minacciati in Italia promosso dalla Federazione nazionale della stampa e dall’Ordine dei giornalisti. Rivolgendosi al direttore di <<Ossigeno>>, Alberto Spampinato, la sezione europea dell’organizzazione non governativa ha chiesto maggiori notizie sul caso e di quale concreto aiuto possa aver bisogno Carrieri, assicurando la massima attenzione in particolare perché si tratta di un giornalista impegnato sul fronte dei problemi ambientali.
La lettera di Reporter senza frontiere è del 24 luglio scorso; segue l’ultimo articolo dedicato alla vicenda e pubblicato il 17 luglio dal sito di Ossigeno per l’informazione. “Ormai, dopo l’aggressione che ho subito il 5 luglio 2015, sono un bersaglio mobile” ha dichiarato Carrieri alla giornalista Federica Delogu.
Nel racconto si ricostruiscono i momenti dell’aggressione in maniera nitida e putuale.
Il fatto è avvenuto nella zona “Ex Tonnara” tra Campomarino e Torre Ovo. Il responsabile dell’associazione Caccia, pesca e ambiente da tempo evidenzia il degrado “in quell’area, sequestrata dall’autorità giudiziaria nel 2013 – si legge nell’articolo di Federica Delogu – e chiusa al pubblico” proprio in seguito all’azione di Carrieri.
Il giornalista ambientalista, attraverso Ossigeno per l’informazione, chiede “maggiore protezione” per sé e per la famiglia sentendosi “esposto”.
“Io e mia moglie – ha aggiunto Carrieri – abbiamo paura. Io sono un idealista, sono convinto delle idee per cui mi batto e non voglio fermarmi perché qualcuno mi minaccia”.
Nell’articolo, infine, sono citati gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato e Marco Zanni, autori di un appello alle autorità perché, tutelando la sua persona, aiutino Mimmo Carrieri a proseguire nell’attività di denuncia dei reati ambientali.
Fulvio Colucci
FONTE
La Gazzetta del Mezzogiorno del 27 luglio 2015